L'ANALISI
01 Maggio 2025 - 14:00
CREMA - «Davvero non ci capacitiamo: cosa impedisce di anticipare di un’ora, come chiediamo da mesi, il divieto di stazionamento sotto le nostre case? Purtroppo il Comune è sordo, ma così il problema schiamazzi non si risolve del tutto».
Nelle scorse settimane il Comune ha prolungato per ulteriori sei mesi l’ordinanza emanata l’ottobre scorso. Come noto, vieta dall’una alle 6 lo stazionamento in via d’Andrea e in particolare nella piazza al centro del complesso residenziale di Ombriano. Resterà in vigore sino alla prima decade di ottobre. Coprirà così tutta l’estate. I residenti volevano però che il divieto fosse anticipato a mezzanotte. Proprio il mancato adeguamento dell’orario dell’ordinanza alle loro pressanti richieste non piace al comitato.
«A livello generale, con l’ordinanza le cose sono migliorate, ma solo dopo l’una di notte. Chiamiamo sempre le forze dell’ordine quando ci sono schiamazzi e musica a tutto volume, l’intervento mette fine al caos. Ci sono state delle multe e chi le ha prese si guarda bene dal rischiare ancora e dunque non resta in zona dopo l’orario limite – raccontano dal comitato –: il problema però non è venuto meno, in quanto molti cominciano nell’ora precedente, quando non ci sono regole. In questi ultimi fine settimana caratterizzati anche dai ponti pasquale e del XXV Aprile, abbiamo dovuto subire di tutto. Ci sono i video che lo dimostrano e che vengono regolarmente inviati anche al sindaco Fabio Bergamaschi che però non sembra prestarci attenzione. Musica a tutto volume con casse portatili e bauli aperti».
Fino all’una di notte, specialmente nei week end e negli altri giorni pre festivi, non si dorme. Del problema si era già interessato anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giuseppe Torrisi, che ha sollevato la questione in Aula degli Ostaggi. La vicenda di via d’Andrea e dell’esasperazione vissuta dai residenti del condominio, era emerso con forza già da un paio d’anni. La piazza è stata a lungo una sorta di terra di nessuno, con auto parcheggiate anche sulle aiuole, schiamazzi sino a notte fonda, i portici degli edifici residenziali scambiati per luoghi di bivacco o ancora peggio per latrine. Le forze dell’ordine già l’estate scorsa avevano organizzato periodici servizi mirati, specialmente il venerdì e sabato notte. Nel contempo, i residenti si erano progressivamente attrezzati, incrementando la videosorveglianza, grazie all’installazione di ulteriori telecamere sotto il porticato. Non va dimenticato che oltre a chi abita nel complesso condominiale che si affaccia sul parcheggio, al piano terra ci sono diverse attività commerciali e di servizio, come uffici.
Decine le segnalazioni dei residenti alle forze dell’ordine con richieste di intervento. Poi, lo scorso ottobre, la giunta aveva scelto lo strumento dell’ordinanza con il divieto di stazionamento. Adesso arriva forte la richiesta per un ulteriore passo in avanti da parte dell’amministrazione Bergamaschi. Con l’estate ormai alle porte e l’inevitabile aumento di presenze di giovani che restano fuori casa sino alla sera tardi, il rischio concreto è quello di vivere una stagione complicata non solo nelle nottate dei fine settimana, ma anche nei giorni feriali.
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