L'ANALISI
27 Gennaio 2025 - 14:25
PIZZIGHETTONE - Questa mattina in piazza d’Armi è stata ricordata la deportazione di circa 400 prigionieri militari, dalle ex carceri del borgo verso i campi di concentramento tedeschi. La dolorosa pagina di storia, raccontata anche nel libro ‘Forche galere evasioni, storia delle carceri di Pizzighettone 1525/1977’ di Gianfranco Gambarelli, secondo la minoranza consiliare merita la posa di una pietra di inciampo.
L’ha detto Elisa Mancinelli prima di posizionare all’ingresso delle prigioni una targa simbolica e un mazzo di fiori. Ha anche ribadito che il Comune non ha mai voluto togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. A promuovere l’iniziativa sono stati l’Anpi di Pizzighettone, il circolo Pd David Sassoli, il gruppo consiliare Insieme si cambia Pizzighettone, Comunità socialista e L’eco del popolo. Il presidente provinciale dell’Anpi, Giancarlo Corada, ha inviato un suo saluto.
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