L'ANALISI
30 Dicembre 2024 - 05:20
CREMONA - «Quando ho cominciato a lavorare qui in negozio avevo 23 anni, oggi ne ho 67. È arrivato il momento di dire basta, anche se dentro di me provo un profondo senso di malinconia». Laura Bodini è ancora lì, nella sua boutique di corso Garibaldi, a pochi passi dalla chiesa di San Luca: la gentilezza è quella di sempre, così come il suo sorriso, sia pur velato da una sottile sfumatura di tristezza, perché tra pochi giorni le luci della sua vetrina storica (nel vero senso della parola) si spegneranno per sempre. Sulla vetrina da un po’ c’è un avviso con scritto: ‘Bodini Abbigliamento liquida tutto per cessazione attività’.
Non è stata una decisione semplice, anzi, come lei stessa spiega: «Questa è un po’ la mia casa, ci ho passato una vita, giorno dopo giorno. Ho avuto la possibilità di incontrare e conoscere moltissime donne cremonesi e non solo, arrivavano signore da tutte le zone. Mi fa piacere ricevere molti messaggi: tantissime mi chiedono se è proprio vero e mi esprimono il loro rammarico. In 40 anni si costruisce anche un rapporto personale molto speciale e questo mi rimarrà sempre nel cuore. I motivi per cui chiudo? Tante cose sono cambiate, è diventato tutto più difficile. Ho sempre vestito signore che cercavano l’abbigliamento di qualità, senza l’eccesso del lusso o della grande firma ad ogni costo. Poi gli anni passano e la clientela pian piano non è più la stessa; il Covid a sua volta ha rappresentato una parentesi molto pesante per tutti, naturalmente».
Anche da un punto di vista economico, la signora Laura precisa: «Non vale più la pena investire. Le stesse aziende che hanno sempre supportato pian piano chiudono o hanno già chiuso, a fine mese le bollette arrivano e i conti bisogna pur farli. E non è un fatto di concorrenza o vendita online: ho avuto clienti che non sono esattamente ragazze o giovanissime, cercavano una qualità medio alta e a volte anche una parola, un consiglio. Ogni volta che entrava una donna, grazie anche all’esperienza, spesso si capiva e si intuiva che cosa offrire, quale fosse il suo problema o la sua necessità. Appunto, si è instaurato quel rapporto personale che sono sicura mi mancherà molto. Mentre lo dico mi emoziono, ma questa è la semplice verità».
Abbigliamento Bodini andrà avanti ancora qualche giorno. «Non so chi e se arriverà qualcuno, io lascio la licenza, qui sono in affitto. L’attività era stata avviata dalla mia nonna, Nerina Quarantani, negli anni ‘60, all’inizio era una merceria, vendeva bottoni, faceva anche le riparazioni. Parlo di una Cremona che da tempo non esiste più, dove tutto è cambiato. Negli anni ‘80 sono entrata, con mia zia Eva che ringrazierò per sempre, mi ha insegnato il lavoro e a lei devo tantissimo. Voglio anche mandare un saluto speciale alla mia collaboratrice, Giovanna, che per molto tempo è stata qui in negozio al mio fianco, sempre discreta, paziente, disponibile, una persona speciale per me che mi ha anche aiutato in tante cose e in tanti momenti. Cosa farò adesso? La nonna dei miei nipoti e poi mi dedicherò un po’ a me stessa, a ricavarmi i miei spazi, anche attraverso il volontariato. La malinconia? Credo sia normale, anche se posso dire una cosa con certezza: ho passato anni molto belli e qui in questo negozio lascio il mio cuore e una grande parte della mia vita».
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