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AGRICOLTURA E AMBIENTE

Beduschi: «La vera rinaturazione è proteggere il territorio»

In visita a La Provincia, l’assessore regionale fa il punto sulle questioni aperte: «I pioppeti vanno salvaguardati, basta ideologia». L’incontro con i vertici di Libera e Fiera

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

08 Ottobre 2024 - 05:00

CREMONA - «I nostri pioppeti costituiscono uno straordinario patrimonio naturalistico, ‘green’, economico e anche di salvaguardia territoriale e sicurezza idrogeologica. Non possono essere ulteriormente messi a repentaglio in nome di certo malinteso e ideologico ambientalismo, che ha largamente ispirato la prima stesura del progetto di rinaturazione del Po ‘incardinato’ sul Pnrr. Un piano che - per molte buone ragioni - insieme alle organizzazioni degli agricoltori abbiamo contrastato fin dall’inizio e continuiamo a contrastare. Col recente, importante risultato di un forte ridimensionamento conseguito in sede di Conferenza dei Servizi».


In visita a La Provincia - dove ha incontrato tra gli altri il presidente di Libera e Sec Cesare Soldi, il numero uno di CremonaFiere Roberto Biloni, l’ex presidente della Libera Riccardo Crotti, il vice presidente della Sec Ernesto Zaghen e il docente della Cattolica Lorenzo Morelli - l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi ha fatto il punto sulle grandi questioni aperte del settore primario, ma anche sulle strategie che possono fruttare un importante salto di qualità. Non solo il progetto di rinaturazione del Po, quindi, ma anche emergenze del calibro della Psa e della Blue Tongue, per fortuna meno impattante.


Quanto alla Psa, Beduschi giudica positivamente il cambio di marcia portato all’azione di contrasto dalla diffusione del virus dal nuovo commissario Giovanni Filippini con le sue recenti ordinanze. E Crotti lo ha ringraziato per l’impegno assicurati per la nomina di una persona davvero competente.
«Si è così riusciti ad evitare il peggio, vale a dire l’attacco al ‘cuore’ del nostro patrimonio zootecnico suinicolo (nelle aree di Mantova, Cremona e Brescia) - ha sottolineato Beduschi - . Regione è in prima linea. Si punta molto sulla biosicurezza (insistendo concretamente sulla responsabilizzazione degli allevatori), i varchi autostradali, il contenimento dei cinghiali che oltre all’esercito coinvolgerà finalmente anche la Protezione Civile. Come Regione, garantiamo l’erogazione dei rimborsi diretti (una parte è già in fase di liquidazione). Per quelli indiretti c’è già stato un accantonamento ministeriale di 18 milioni e mezzo per i primi bandi. Sono personalmente impegnato a stringere quanto possibile i tempi, con l’obiettivo di tutelare tutte le aziende colpite, scongiurando il serio rischio che siano costrette a chiudere».


La Blue Tongue interessa principalmente gli ovicaprini. di certo meno impattante sul piano economico, ma non su quello sociale e della tenuta della nostra agricoltura di montagna, con tutto ciò che comporta. Abbiamo assunto decisioni anche severe (come lo stop alle fiere) per mettere in sicurezza questo mondo. Nonostante il pericolo che la Blue Tongue possa diffondersi anche nel mondo dei bovini, in questo caso siamo un po’ più tranquilli perché - diversamente da quanto accade per la Psa - esiste una concreta possibilità di prevenzione: il vaccino, che abbiamo già ordinato e fin dall’inizio del 2025 sarà disponibile. Un fattore di fiducia importante.

A queste argomentazioni va ovviamente sempre aggiunta un’informazione fondamentale: si tratta di due zoonosi pensanti per gli animali, ma in nessun modo trasmissibili ad alte specie, a partire dagli uomini, né i prodotti alimentari derivati possono esserne intaccati. La fiducia di cui Filippini (che da dirigente ha debellato la Psa in Sardegna) gode in Europa, ha permesso di contenere le aree di restrizione e far revocare certi provvedimenti. E’ chiaro tuttavia che il mondo della competizione globale non sta a guardare, e gli spazi commerciali creati con gli embarghi momentanei decisi a danno delle nostre produzioni sono stati subito colmati da altri Paesi; che inaspettatamente - e forse anche un po’ ‘miracolosamente’ - vengono considerati indenni dalla Psa. Come nel caso della Francia e soprattutto della Spagna, curiosamente reputate ‘Psa free’. Davvero una bella fortuna per chi ha occupato spazi commerciali... Una ragione in più per lavorare nel modo più rapido ed incisivo possibile; ma anche per chiedere un po’ di reciprocità...».

Alessandro Beduschi con Lorenzo Morelli, direttore del dipartimento Distas dell'Università Cattolica sede di Cremona

«GRANDE SINERGIA CON LE FIERE ZOOTECNICHE, VERO VOLANO DI INNOVAZIONE»

A poco più di un mese dall’appuntamento con le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona (che si terranno dal 28 al 30 novembre), Beduschi ha ricordato il costante impegno con il quale Regione Lombardia sostiene questa storica manifestazione. «Abbiamo trovato forti sinergie con il presidente Biloni e con gli organizzatori, perché pensiamo che si tratti di una vera e propria eccellenza; e che - soprattutto - possa costituire un volano importante per una visione dell’agricoltura del futuro. L’innovazione del nostro settore primario sarà alla base della sua sopravvivenza. In Europa c’è chi ancora vede l’agricoltura come strutturalmente non sostenibile, basandosi su una narrazione largamente distorta. L’alleanza tra politica, scienza e innovazione può invece permetterci di continuare a progredire; riducendo ulteriormente i problemi laddove si riscontrano (penso ad esempio alla gestione dei reflui, nella quale si può e si deve migliorare trasformandoli stabilmente ed in modo generalizzato da problema a risorsa). Allora la Commissione Europea deve sostenere questa forma di circolarità e sostenibilità; attraverso incentivi oggi invece elargiti a pioggia per la meno etica proliferazione del fotovoltaico a terra e agrivoltaico».

L’assessore Beduschi durante la visita ieri a Cicognolo dell’azienda agricola Dosso Pallavicino

NELL'AZIENDA DELL'INNOVAZIONE: «QUI C'È L'ECCELLENZA DELLA LOMBARDIA»

L’assessore all’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste della regione Lombardia, Alessandro Beduschi, ha visitato oggi a Cicognolo l’azienda agricola Dosso Pallavicino, un esempio di eccellenza nel settore zootecnico lombardo, per osservare e discutere di innovazioni nella gestione dei reflui zootecnici.


«Negli ultimi anni – afferma Beduschi – la zootecnia è spesso finita sul banco degli imputati per le sue emissioni, demonizzata a causa di dati imprecisi o distorti. Tuttavia, è fondamentale riconoscere il ruolo irrinunciabile che questo settore gioca nel tessuto economico e sociale della Lombardia, contribuendo significativamente all’occupazione e alla tradizione agroalimentare di eccellenza».


Durante la visita, l’assessore Beduschi ha potuto constatare come l’azienda stia implementando soluzioni innovative sviluppate dalla Sop Società Benefit in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano: additivi naturali che hanno dimostrato di trasformare uno scarto, i reflui zootecnici, da problema a risorsa, con risultati concreti nella riduzione delle emissioni di gas serra. I risultati ottenuti parlano di importanti riduzioni: fino all’80% di metano, il 75% di anidride carbonica e il 100% di ossido di azoto e ammoniaca. Questo approccio non solo migliora la qualità della produzione agricola, ma supporta anche gli agricoltori nel conformarsi alle normative europee sempre più rigorose sulle emissioni inquinanti.


«È tempo di cambiare la narrativa attorno alla zootecnia – conclude Beduschi -, perché anche in questa azienda si ha la conferma di come la gestione dei reflui possa diventare un’opportunità anziché un ostacolo. Con l’adozione di tecnologie innovative, possiamo ridurre le emissioni in modo significativo e contribuire a un’agricoltura più sostenibile. La Lombardia sta guidando il cambiamento, dimostrando che l’innovazione e la tradizione possono coesistere in modo armonioso».

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