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CASALMAGGIORE

Comunità e inclusione, i 'manifesti parlanti' promuovono la città sociale

A partire da giovedì, giornata mondiale della salute mentale, saranno esposti in vari luoghi del territorio

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

07 Ottobre 2024 - 16:03

CASALMAGGIORE - A partire da giovedì, giornata mondiale della salute mentale, saranno esposti in vari luoghi del territorio, comprese scuole e chiese, i 'manifesti parlanti' realizzati nell'ambito dell'iniziativa 'La città sociale, la città che cura'. Questi manifesti, dotati di QR code, permetteranno ai visitatori di ascoltare direttamente le testimonianze di coloro che hanno voluto condividere la loro idea di 'città sociale'.

Saranno distribuiti non solo a Casalmaggiore, ma anche in altri Comuni, tra cui Cremona, Milano e Trieste, per diffondere un messaggio di comunità e inclusione. Ne hanno parlato stamattina in sala consiliare il sindaco Filippo Bongiovanni e le autrici dell'iniziativa Antonella Pizzamiglio, Barbara Sereni e Fiorenza Bicchierai.

Come ha ricordato il sindaco, dal 9 marzo al 6 aprile si è svolta una serie di eventi e incontri, con il patrocinio del Comune e il coinvolgimento di diverse realtà del territorio, per celebrare il centenario della nascita di Franco Basaglia e per ricordare il lavoro del professor Franco Rotelli, di Casalmaggiore, entrambi promotori della riforma psichiatrica. L'iniziativa ha coinvolto scuole, cittadini e professionisti della salute mentale in un percorso di riflessione e sensibilizzazione sui temi dell'emarginazione e del benessere sociale.

In seguito a quanto realizzato la scorsa primavera, sono stati realizzati 89 manifesti, grazie alla collaborazione di Iris Caffelli di ForMattArt, con altrettante testimonianze registrate, raccolte in un video della durata di quasi 15 minuti pubblicato su YouTube. Hanno partecipato gli studenti del Polo Romani e della Fondazione Santa Chiara, gli addetti ai lavori, cittadine e cittadini. A tutte e tutti è stato chiesto di esprimere la propria idea, desiderio, sogno, rispetto a «cosa dovrebbe avere la tua città per essere una città sociale, una città che cura».

Le testimonianze sono state variegate, anche di greci, polacchi e francesi, e, come ha ricordato Pizzamiglio, «c'è stato anche chi vorrebbe il mare in città». Tra le persone intervistate c'era anche «Annise Grandi, recentemente scomparsa, presidente del centro antiviolenza, che ha lasciato un messaggio importante: la forza delle donne deve abbattere i muri e cambiare questo mondo». Pizzamiglio ha scattato le foto, mentre Sereni e Bicchierai hanno raccolto i pensieri espressi. Protagonista è stata anche la mostra fotografica di Pizzamiglio, intitolata "Leros || Mio Viaggio", che ha documentato le condizioni drammatiche di uno dei manicomi più scandalosi della recente storia europea.

Bongiovanni ha espresso soddisfazione per il successo ottenuto e ha sottolineato l'importanza di continuare a promuovere eventi che sensibilizzino la cittadinanza sul tema della salute mentale.  Bicchierai ha evidenziato «l'importanza di coinvolgere le scuole e i giovani per promuovere una città più inclusiva e solidale». Dall’incontro di ieri è emersa la volontà di organizzare una nuova edizione dell'iniziativa l'anno prossimo.

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