L'ANALISI
03 Agosto 2024 - 10:33
CREMONA - Ieri sera alle ore 19.40 circa, due squadre del comando di Cremona con APS (Auto Pompa Serbatoio) e CA (Pickup) e carrello AIB (Anti incendio boschivo) sono partiti in supporto alle squadre di Roma per emergenza incendi.
La capitale è stata colpita in questi giorni da una serie di incendi e sulla questione è intervenuto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. «Anche l’incendio di Roma ci dice che è necessaria una più puntuale cura del territorio. E serve la massima attenzione sugli accampamenti abusivi, anche a tutela di chi ci vive» ha detto il ministro in un’intervista al Messaggero, parlando dell’emergenza incendi anche dopo il grande rogo scoppiato a Roma pochi giorni fa.
In Italia c'è il caso dei Canadair, numericamente insufficienti, il Paese ne ha solo una ventina: «La Ue non è ancora intervenuta con l’acquisto, tenendo conto che questo tipo di velivolo non viene più prodotto. Ora c'è un accordo con l’azienda
costruttrice, ma serviranno almeno sette anni per le consegne», prosegue.
Negli incendi «la soluzione sarebbe quella di intervenire nella prima mezz'ora, appena visto il fumo. Per farlo servirebbe in
ogni comune un gruppo di volontari anti incendio o, come avviene in alcune regioni del Nord, una diffusa e capillare presenza di distaccamenti di vigili del fuoco volontari - aggiunge il ministro -. Nel Sud purtroppo il vigile del fuoco volontario è
assai raro, per una serie di problemi spesso legati al fattore finanziario. Altro rimedio preventivo sarebbe quello di
ricorrere con più frequenza a strumenti tecnologici, collocati in punti strategici: piattaforme, software, telecamere termiche,
sensori, droni». L’incendio scoppiato a Roma potrebbe essere partito da un accampamento abusivo. «E' necessaria la prevenzione e la cura del territorio da parte dei privati e dei Comuni. Gli accampamenti abusivi sono un pericolo prima di tutto per chi li realizza e ci vive, ricordiamoci la diffusa presenza anche di bambini. Chi ha la responsabilità di vigilare, deve intervenire preventivamente - conclude -. Serve un costante controllo del territorio anche extraurbano sia per gli insediamenti abusivi sia per l’attività edilizia e per le coltivazioni improprie».
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