L'ANALISI
24 Maggio 2024 - 05:25
CREMONA - «L’Europa è un gigante burocratico che deve diventare un gigante politico. Bisogna invertire la rotta. La politica è fatta da gente che si occupa delle istituzioni mentre nell’Ue la politica è fatta da burocrati che condizionano la nostra vita e questo non va bene. Nei rapporti con i cittadini e le aziende bisogna tornare alla presunzione di innocenza, ora c’è la presunzione di colpevolezza. E poi l’europarlamento deve poter legiferare». Frasi nette quelle con le quali ieri Mario Mantovani, ha scandito il suo approccio di candidato per Fratelli d’Italia alle Europee nella circoscrizione Nord-Ovest su tutti i temi più rilevanti.
Settantatrè anni, imprenditore, alle spalle una serie di incarichi politici di assoluto rilievo (sottosegretario alle Infrastrutture del Berlusconi IV, senatore, europarlamentare, vicepresidente della Lombardia), Mantovani nel pomeriggio ha preso parte al forum che ha avuto luogo nella sala briefing de La Provincia con il presidente della Sec, Riccardo Crotti, il direttore del quotidiano, Paolo Gualandris, il consigliere regionale di Fdi Marcello Ventura e Daniela Maestrelli, responsabile provinciale del Dipartimento tutela vittime di Fdi.
Il cambio di prospettiva proposto da Mantovani riguarda tutte le scelte che delineeranno il futuro del vecchio continente. A cominciare dalla transizione ecologica. «L’ambiente va tutelato, certo, ma bisogna abbandonare ogni spunto ecologico. Il gren per il green non ha senso, come non ha senso non tener conto di crescita e sviluppo o abbattere il valore delle nostre case con un provvedimento. Di fronte ai cambiamenti climatici bisogna ascoltare gli scienziati e i provvedimenti presi devono avere una gradualità ed essere rispettati da tutti, visto che l’Europa incide per una percentuale minima nelle emissioni. Non può essere che le misure prese dall’Ue diventano un vantaggio commerciale per chi quelle misure non le prende. Va anche detto che il mondo agricolo governa il territorio, lo tiene in ordine, lo protegge: indebolirlo significa introdurre un elemento deleterio per l’ambiente. l’agricoltura va rivalutata, invece oggi capita che si paghi per non produrre».
Anche sulla tutela della qualità dell’agroalimentare Mantovani ha le idee chiare. Ascoltate le parole di Crotti sul grande tema che per il presidente della Sec si profila a livello planetario, la produzione di cibo sicuro per tutti, Mantovani ha detto che la guardia deve restare alta. «Di fronte al continuo aumento della popolazione mondiale qualcuno punta a un’alimentazione comune dove un ruolo importante lo hanno prodotti quali la carne sintetica. Noi non la pensiamo così. Ci sarà da combattere. Il Nutriscore è stato rinviato di un anno grazie alla Meloni. Vogliono mettere il bollino rosso su tutti i prodotti italiani: salumui, vino, olio».
Tema a cui Mantovani tiene molto (è artefice del nuovo quadro normativo relativo sull’amministratore di sostegno) è quello del sostegno agli ultimi e del rispetto dei diritti civili. «Su questi temi l’Ue può e deve fare di più e meglio. Noi chiediamo che vengano rispettati i valori della nostra storia, della nostra cultura e del nostro modo di essere. Vogliamo dare valore alla nostra storia, senza fare sconti, senza essere soggetti a forme di relativismo».
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