L'ANALISI
VILLANOVA SULL'ARDA
22 Maggio 2024 - 11:34
VILLANOVA - Questa mattina sulla provinciale 588 Due Ponti che collega Cremona al Parmense è andata in scena la protesta di cittadini, imprenditori, agricoltori ed esercenti commerciali di Villanova: i semafori installati per istituire il senso unico alternato sul ponte dell’Arda stanno letteralmente paralizzando il territorio. «Registriamo fino a 40 minuti in colonna, andare a Cremona è diventata ormai un’impresa e anche i bus degli studenti arrivano a destinazione con un’ora di ritardo - hanno lamentato -. La Provincia di Piacenza deve risolvere questa situazione, se è vero che il cantiere sul ponte non sarà prima del 2025, significa che saremo in ostaggio per troppi mesi».
Schierati, fra gli altri, Roberto Menta (impresa edile), Emanuele Ghisotti (artigiano), Stefano Taina, Tomas Anselmi (Unifer), Matteo Bocchi (Bocchi costruzioni), Davide Biselli (agricoltore), Antonio Scazzina (distributore carburante), Andrea Schiavi (società agricola e commerciante), Andrea Montani (Kc industrie), Mirko Medici (Dkc Europe), Carlo Cironi (ferramenta), Alessia Calzati (negoziante), Emiliano Scaglioni (presidente Pro loco), Paolo Achilli (Rapidmix), Gianluca Bertolazzi (Sapil box), Pierluigi Saiani (Idraulica Villa).
Insomma tutto il tessuto socio-economico villanovese che rischia di essere messo in ginocchio dalla novità viabilistica. Intanto anche parecchi lavoratori lamentano tempi triplicati per gli spostamenti, c’è chi ha dovuto rinunciare alla pausa pranzo. Ad incontrarli e appoggiarli, il sindaco Romano Freddi che domani parteciperà alla Conferenza dei servizi chiamata proprio a dare il via libera al progetto di ristrutturazione del ponte.
Intanto ieri i tecnici provinciali hanno tentato di temporizzare diversamente i semafori per ridurre i disagi. «Cambia poco - hanno subito commentato i manifestanti -. Il punto è che dovevano essere installati in concomitanza col cantiere e non così tanti mesi prima. In questa zona ormai tutti i ponti sono in condizioni disastrose e in attesa di manutenzioni: San Nazzaro, Cortemaggiore, Soragna, Castelvetro… anziché pensare al ponte sullo stretto il Governo pensi in tempi rapidi a risolvere questi problemi».
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