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‘Ricetta’ lombarda per la sostenibilità

Maione: «Diplomatici con Bruxelles e il governo: serve semplificazione» La transizione ecologica: «Sì al buon senso, no alla tagliola dei vincoli»

Francesco Gottardi

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redazione@laprovinciacr.it

20 Maggio 2024 - 20:16

CREMONA - «Non è con la tagliola dei divieti che si affronta la transizione ecologica. Quelli che saranno necessari negli anni a venire sono cambiamenti profondi per cittadini ed imprese, dobbiamo fare in modo che vengano vissuti come occasioni di rilancio». L’assessore regionale al clima e all’ambiente Giorgio Maione guarda alle sfide della transizione ecologica come a percorsi da affrontare «con buonsenso e pragmatismo».

A fronte delle richieste di una governace europea spesso ritenuta schiacciata su posizioni troppo ideologiche in tema di politiche green «abbiamo l’urgenza di portare una narrazione diversa sulla nostra regione: in materia di politiche ambientali stiamo facendo tanto e quest’impegno lo deve riconoscere anche l’Europa. Abbiamo ottenuto una proroga di cinque anni sul raggiungimento degli obiettivi posti da Bruxelles, anche se è chiaro a tutti che quel che ci chiedono non sarebbe raggiungibile nemmeno chiudendo tutte le nostre aziende e lasciando i lombardi al freddo per tutto l’inverno».

Ciò non toglie l’impegno della regione che, a detta di Maione, «sta alzando l’asticella con provvedimenti e interventi sempre più impattanti ed efficaci. Certo scontiamo una sfortunata posizione geografia e questo impatta in particolar modo sulla qualità dell’aria. Però i dati negativi spesso rischiano di oscurare i virtuosismi di cui la regione si fa promotrice. Uno su tutti: le emissioni dei cittadini lombardi di pm 10 e 2.5 sono un terzo della media europea. Aggiungo che recentemente abbiamo ottenuto dal governo lo stanziamento di altri 40 milioni di euro per il miglioramento della qualità dell’aria, in particolar modo tramite la ricerca e l’innovazione». Insieme al dato sulla qualità dell’aria un altro primato negativo per la regione è relativo al consumo di suolo. «Stiamo lavorando al tema per noi prioritario delle bonifiche e del recupero di aree dismesse: in Lombardia ci sono 74 chilometri quadrati di aree cementificate abbandonate che possono essere riconquistate per la produzione di energie rinnovabili senza nuovo consumo di suolo». 

trio

Crotti, Maione e Soldi

Ma le grandi trasformazioni che imporrà la transizione ecologica si scontrano spesso con una burocrazia lenta e ingarbugliata. Ed è così che una delle parole d’ordine del sistema Lombardia deve diventare, nell’ottica di quel pragmatismo di cui parlava Maione, ‘semplificazione’, «dalle politiche energetiche alla fino all’ordinaria amministrazione. Così abbiamo abolito l’Aia (autorizzazione integrata ambientale) per la conversione degli impianti da biogas a biometano: dobbiamo ragionare nell’ottica dei prossimi anni, i finanziamenti per il settore primario legati al biogas verranno progressivamente ridotti, è bene dunque attrezzarsi per tempo per assicurarsi un buon approvvigionamento dei carburanti del futuro. Allo stesso modo in materia di economia circolare stiamo procedendo a porre un freno alle assurdità poste da Bruxelles: non è possibile che le ramaglie prodotte nelle aziende agricole abbiano un trattamento e quelle risultanti dai lavori privati vengano trattate come rifiuti. Per noi quella ecologica è una questione di sostanza non di forma e un rametto resta un rametto».

E l’assessore procede a snocciolare dati e traguardi raggiunti con i provvedimenti regionali messi in campo nel corso del 2023: 12 milioni di euro sono stati destinati al rinnovo dell’auto. L’iniziativa ha permesso a 5.707 lombardi di acquistare un’automobile a basso impatto ambientale sostituendo un veicolo inquinante (in provincia di Cremona sono state 207). Con il bando stufe sono stati stanziati altri 12 milioni di euro (che nel 2024 saranno invece 23 milioni) per la sostituzione degli impianti termici civili più inquinanti con impianti a biomassa a basse emissioni. Delle 3.170 domande pervenute 121 sono state le sostituzioni finanziate a Cremona. «I nostri cittadini sono consapevoli e le imprese si stanno attrezzano per far fronte alle esigenze ambientali — conclude Maione — il nostro ruolo è quello di rendere questo percorso il più semplice per tutti».

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