L'ANALISI
VERSO IL VOTO
18 Maggio 2024 - 19:43
CREMONA - «L’essenza vera dello stare in politica è operare per cambiare le cose, consapevoli della tradizione, di ciò che si è fatto, ma animati da un desiderio di riforme». Così Luciano Pizzetti ha voluto sintetizzare lo spirito che anima la lista ‘Cremona Sei Tu! Virgilio Sindaco’, una lista di comunità che ha chiamato a raccolta una serie di professionisti che hanno deciso «secondo una cultura del dono di mettersi al servizio della città, lavorando nel segno del cambiamento», spiega Pizzetti, chiamato da Giuseppe Foderaro, referente provinciale di Azione, a portare un suo contributo alla presentazione dei candidati di Azione Cremona, oggi in Spazio Comune: Michele Chiodo, Marialuisa D’Ambrosio, Gianmarco Lari, Alberto Federico Pasqualini e Andrea Segalini.
A sostenere l’impegno di Azione nelle amministrative ieri sono stati gli onorevoli Matteo Richetti, Fabrizio Benzoni e il il vicesegretario nazionale di Azione, Maria Stella Gelmini. A spiegare la decisione di Azione Cremona di far parte della lista Cremona sei tu! è stato lo stesso Foderaro: «La nostra partecipazione convinta e decisa a Cremona sei tu! in sostegno di Andrea Virgilio sindaco nasce dalla consapevolezza che Virgilio ha l’esperienza di amministratore della cosa pubblica, ma anche la capacità di un cambio di passo laddove sarà necessario. Ed è proprio in questo senso che l’essere riformista si esprime nella consapevolezza di ciò che siamo, la tradizione che ci precede e la necessità di stare al passo con i tempi attraverso riforme nate dalle competenze, dalla consapevolezza dello status quo».
E allora Matteo Richetti ha così sintetizzato in tre punti focali la mission di Azione: «È importante ridare alla città e al suo territorio quella centralità economico produttiva che gli spetta e toglierla dall’idea che si tratti di una realtà periferica, rispetto alla Lombardia — ha spiegato —. Da qui l’importanza di puntare su sindaci che abbiano esperienza, ma che non temano di agire da riformisti, che sappiano guardare oltre i cinque anni del mandato amministrativo. Altro aspetto, non meno importante, è fare di questa esperienza un esempio di come il riformismo possa partire dai temi concreti e fuggire i massimalismi. Tutto ciò trova concretezza in questa lista di comunità in cui ognuno dei candidati mette al servizio del governo della città la propria esperienza e la voglia di fare per il bene comune».
Fabrizio Benzoni ha messo in evidenza «l’importanza dei sindaci nella costruzione di un’Europa più unita — ha spiegato —. È dal contatto diretto con i cittadini che si costruisce il senso di comunità che poi ha suoi effetti anche sul governo di istituzioni solo apparentemente più lontane, ma che ci appartengono e ci rappresentano».
Maria Stella Gelmini ha puntato l’indice sulla concretezza: «Azione decide di sostenere i candidati sindaci in base ai programmi, alla concretezza delle azioni di riforma messe in atto — spiega l’ex ministro dell’Istruzione —. Per questo fra le nostre priorità c’è il diritto alla salute: dalle interminabili liste d’attesa alle case di comunità che non decollano. La scuola è il secondo tema che mi sta a cuore: dall’annosa questione dei precari e delle graduatorie alle risorse del Pnrr da mettere a terra, all’istruzione tecnico superiore. Non da ultimo il tema dei salari, col carovita diventato urgente. Sono queste le tre questioni per cui ci stiamo battendo, guardando all’Europa capace di essere vicina alle comunità, ma anche un’Europa in grado di confrontarsi col mondo».
A presentarsi poi sono stati i candidati di Azione che hanno segnalato ai presenti la propria formazione professionale, le competenze maturate, ma soprattutto la volontà di mettersi al servizio della città per il cambiamento. Ed è stato il candidato sindaco Andrea Virgilio a portare a sintesi quanto ascoltato: «La tradizione è un’innovazione ben riuscita: ho fatto mia questa riflessione scaturita in un incontro dedicato all’agrifood e allo sviluppo del settore — ha detto —. Credo che in essa ci sia la consapevolezza che in ogni azione politica e che quindi interessa la città e chi la vive coesistano il passato, la spinta di riforma verso un futuro che oggi è sempre più mutabile e che chiede capacità di lavorare in prospettiva, ma tenendo conto delle richieste che ci vengono dai cittadini che chiedono competenza, concretezza e voglia di fare».
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