Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA AL VOTO

«Promesse non mantenute, ma le colpe sono evidenti»

Virgilio agli industriali: «Se Cremona non ha un assessore regionale, non prendetevela con noi»

Andrea Gandolfi

Email:

agandolfi@laprovinciacr.it

17 Maggio 2024 - 17:43

«Promesse non mantenute, ma le colpe sono evidenti»

Virgilio e Allegri

CREMONA - Ieri, dalla sede di piazza Cadorna, il presidente di Confindustria Cremona Stefano Allegri non l’aveva esattamente ‘toccata piano’; attaccando frontalmente «la classe politica locale, che ormai da 15 anni non riesce ad ottenere per Cremona un assessore regionale, assolutamente indispensabile». Era stata una delle critiche più aspre espresse a margine della presentazione del ‘Manifesto per le elezioni amministrative’, messo a punto per trasmettere ai candidati stimoli e richieste degli associati.

Critica che il candidato sindaco del centrosinistra, Andrea Virgilio, respinge e indirizza verso una ben precisa parte politica. «Non è responsabilità dell'intera classe politica l’assenza di un assessore cremonese in Regione», replica con nettezza. «Le responsabilità hanno nome e cognome, e occorre avere il coraggio di esplicitare meglio chi negli ultimi 15 anni ha fatto promesse in campagna elettorale e non le ha mantenute». Evidente l’allusione al centrodestra, e implicito il disaccordo con quella che viene considerata una generalizzazione che metterebbe tutti sullo stesso piano.

«Ho letto con interesse il Manifesto dell'Associazione Industriali di Cremona», aveva premesso il vicesindaco uscente. «Sono diversi gli spunti di riflessione e, anche da parte mia, ci sarà l’occasione per ribadire alcuni aspetti pure in relazione alla valorizzazione delle eccellenze della città: perché, in qualità di candidato sindaco di Cremona, ritengo sia impensabile parlare dell'importanza della liuteria e poi annacquarla con altre eccellenze del territorio provinciale (in proposito, Allegri aveva parlato di ‘città della musica a tutto tondo ed a 360°’, ndr)».

Poi l’affondo sulla questione politica. Da parte loro, i vertici di Confindustria Cremona avevano anche ribadito che «il territorio e la sua dinamicità imprenditoriale meritano molto di più in Lombardia. Insediamenti e investimenti hanno saturato la parte settentrionale, così ora tocca al sud della regione diventare luogo di opportunità e di attrazione». Ma servirebbe anche il tanto invocato potenziamento infrastrutturale, che non arriva. Come l’assessore regionale, del resto.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400