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CASTELVETRO

Ornitologia, sette campioni pennuti sul tetto del mondo

Il castelvetrese Giovanni Baroni conquista 5 medaglie d'oro al Campionato mondiale di ornitologia 2024, a Talavera de la Reina in Spagna

Elisa Calamari

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19 Marzo 2024 - 15:52

CASTELVETRO - Per cercare l’origine della sua passione bisogna andare indietro nel tempo, a quando aveva 8 anni e in bicicletta consegnava il latte a Villa Verdi: «Nella scala centrale interna erano appese diverse gabbie con cocorite, un giorno i nipoti di Giuseppe Verdi ne regalarono una alla mia famiglia». È in quel momento che Giovanni Baroni si è innamorato dei colorati pennuti, tanto da arrivare ad averne 250 con i quali sbaraglia la concorrenza nelle competizioni internazionali. Così è andata anche in occasione del recente Campionato mondiale di ornitologia 2024, a Talavera de la Reina in Spagna: il castelvetrese ha partecipato con 9 esemplari di otto differenti razze, piazzandone sette sul podio e vincendo addirittura cinque medaglie d’oro. Un trionfo.


Varcata la soglia del suo ‘regno’, con innumerevoli voliere all’interno delle quali svolazzano i pappagalli, Baroni li presenta utilizzando i loro nomi scientifici. Spiega che i primi classificati all’ultimo mondiale sono stati un Polytelis Alexandrae, un Psittacula cyanocephala, un Psittacula eupatria, un Pyrrhura molinae Cinnamon e un Pyrrhura molinae Opaline. «Alle competizioni viene valutata la loro bellezza, intesa come conformazione fisica e perfezione del piumaggio – dice –. Fondamentali i colori, che alcuni esemplari acquisiscono appieno solo dopo alcuni anni di vita. Una volta scelti i pappagalli da mandare al mondiale, vengono raccolti dalla Foi (Federazione ornicoltori italiana, ndr) che si occupa del trasporto. Ho partecipato al mio primo mondiale nel 2008, ma la passione è nata molto tempo prima».

Con la memoria Baroni torna appunto all’infanzia a Villanova e all’amicizia con la famiglia Carrara Verdi: «I miei nonni erano in affitto in una proprietà della famiglia del compositore, io portavo il latte e ricordo le gabbiette con le cocorite che erano nella grande villa». Poi quel regalo e l’inizio di un hobby che ha portato avanti per tutta la vita, anche quando si sommava agli impegni del lavoro da ambulante. «Serve tanta costanza e da diversi anni ho rinunciato alle vacanze – sorride facendo un cenno alla pazienza della moglie –, ma ci sono grandi soddisfazioni. Ho appreso tutto da autodidatta, senza libri, e capita anche di dover alimentare i piccoli pappagalli appena nati con l’uso di una siringa. Proprio ora ce ne sono alcuni in incubatrice – aggiunge –, ma non possono essere disturbati».

Baroni accarezza le sue ‘creature’, le accudisce e sfama, in qualche caso fa anche di più: «Ci sono specie in via d’estinzione – dice infatti – ed è quindi importante allevarle». Le prossime sfide saranno i campionati italiani, gli internazionali e poi di nuovo il mondiale a inizio 2025 in Portogallo. Intanto il castelvetrese si prende cura anche di alcuni pulcini appena nati, della cagnolina, di coniglietti e criceti. Con i nipoti come aiutanti: «È importante che imparino fin da piccoli – dice – ad amare gli animali».

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