L'ANALISI
18 Febbraio 2024 - 19:04
CASALMAGGIORE - «Palestina libera, Cisgiordania libera, Gaza libera!». Questi i cori che hanno accompagnato oggi pomeriggio il corteo in sostegno del popolo palestinese, al quale hanno partecipato circa 200 persone. Dopo il ritrovo davanti alla chiesa di San Francesco, i partecipanti si sono diretti lungo via Cavour raggiungendo piazza Garibaldi. Davanti a tutti due striscioni: «Palestina: è in corso un genocidio» e «Free Palestine: Palestina libera subito».
Poi le bandiere e i cartelli, tra cui quello portato da una bimba: «13000 bambini sono morti nell’indifferenza». Presenti associazioni come le Acli, gli Amici di Emmaus di Piadena Drizzona, l’Anpi, la Tavola della Pace. A vigilare su tutto, i carabinieri e ad aprire il corteo un’auto della Polizia locale. Prima tappa sul listone, dove è stato steso un lungo striscione con l’elenco delle vittime di Gaza. Poi il corteo ha ripreso il cammino sino a piazza Turati.
La prima a parlare è stata Laura Mantovani: «Per quanto ancora dovremo vedere queste immagini di disperazione, sentire queste urla strazianti, vedere i bambini piangere, tremare le madri, i padri chini sui corpi senza vita dei loro figli, le macerie di città distrutte, scuole, ospedali bombardati, corpi mutilati, video delle brutalizzazione sui civili palestinesi, soldati israeliani che saccheggiano e festeggiano sulla devastazione che hanno causato? Siamo ormai a oltre quattro mesi dall’inizio del massacro del popolo palestinese da parte di Israele, con la complicità di gran parte degli Stati occidentali. Siamo ormai a 30mila morti, quasi 70mila feriti, 360mila case distrutte. E questi sono i numeri ad oggi. Perché tutto non è cominciato il 7 ottobre 2023. Prima di questa data ci sono state altre date significative nella storia della questione israelo palestinese. Dobbiamo affrontare l’orrore del 7 ottobre, che noi condanniamo in maniera ferma e inconfutabile nel contesto di ciò che lo ha preceduto, ovvero la storia di un’occupazione illegale che va avanti da oltre mezzo secolo». Da parte degli organizzatori è giunto il grazie a tutti i presenti «per aver dimostrato solidarietà e che la nostra piccola città di Casalmaggiore è parte del movimento per la pace e per la giustizia».
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