L'ANALISI
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31 Gennaio 2024 - 18:39
CREMONA - «Quando arrivai in questa città meravigliosa e mi chiesero qual era la mia prima impressione, dissi: ‘È un bellissimo salotto’. Lo confermo. Porterò sempre nel cuore questa esperienza che per me è stata estremamente ricca. Con nove sedi alle spalle, ho un minimo di paragone. Cremona e i cremonesi mi hanno dato tantissimo. La mia permanenza qui è stata meravigliosa. Porterò la città e i cremonesi nel mio cuore». Corrado Mattana, vicario del questore, ha salutato colleghi e autorità a Palazzo Trecchi oggi, suo ultimo giorno di lavoro dopo tre anni e mezzo trascorsi a Cremona. Da oggi è in pensione.
Natali a Biella, 60 anni compiuti il 4 gennaio scorso, nel 1994 Mattana è entrato in polizia, dopo aver indossato la toga da avvocato penalista. «Ma già tutto l’avevo finalizzato a questo obiettivo: entrare nell’amministrazione e svolgere questo mestiere - spiega —. Quindi, anche l’attività pregressa in qualche misura era orientata al raggiungimento di questo obiettivo che ho vissuto, sempre, come un grande dono». Il numero due della Questura si considera «a tutt’oggi un privilegiato», perché «ho potuto svolgere questo mestiere sempre con incarichi operativi. Paradossalmente, ho vissuto una carriera non in divisa, ho sempre avuto incarichi investigativi, però ho amato la divisa più di ogni altra cosa».
Mostra, con orgoglio, il distintivo appuntato sulla giacca. «È qui con me, non lo lascerà mai». Nei suoi tre anni e mezzo di «lavoro nell’ombra», il momento più bello «è stata la possibilità di operare in questo meraviglioso contesto quotidiano: la quotidianità». Mattana ritorna a casa, a Montecatini Terme (Pistoia) dalla moglie e dai tre figli. Il futuro? «Già ho un impegno all’Università di Firenze - racconta -, un contratto da docente di criminologia forense. Continuerò su questa falsa riga. È verosimile che possa occuparmi di consulenze». Si dichiara uno «sportivo compulsivo», il ciclismo tra le sue passioni.
Il questore, Michele Sinigaglia ha rivolto parole di stima e di amicizia al suo braccio destro, «la persona che mi ha accolto quando sono arrivato, che mi ha introdotto nella città e nella provincia di Cremona. Gli sarò sempre grato per come ha saputo accompagnarmi, in questi due anni, con un profilo di lealtà e di signorilità. Nei momenti in cui si è trattato di assumere decisioni, non mi ha mai fatto mancare la sua opinione con garbo, con competenza. È una persona che ha lavorato ogni volta nell’ombra. Questo, purtroppo, è il destino dei numeri 2, ma lo ha saputo fare in una maniera estremamente elegante e sempre con una grandissima competenza». E «come giustamente ha detto, si rimane poliziotti per sempre. Mattana ha molti interessi che spaziano al di là del nostro lavoro. Li ha in ambito culturale, scientifico e sportivo. Ed è appassionato di ciclismo». Parole di stima a Mattana le hanno espresse il prefetto Corrado Conforto Galli e il sindaco Gianluca Galimberti.
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