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I 70 ANNI DEL GESTORE IDRICO

Padania Acque cresce nel segno della qualità

Celebrazioni al Ponchielli. Il presidente Chizzoli: «Al top in Italia per l’efficienza del servizio». Le note di Fresu regalo ai cremonesi

Luca Muchetti

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redazioneweb@laprovinciacr.it

13 Dicembre 2023 - 09:20

CREMONA - Grande musica per celebrare Padania Acque. Ieri sera al Teatro Ponchielli si sono svolte le celebrazioni dei 70 anni del gestore idrico locale, un’occasione speciale che Padania Acque ha voluto festeggiare con un momento istituzionale e di festa aperto al pubblico impreziosito dal concerto del jazzista Paolo Fresu con Daniele Di Bonaventura e Leila Shirvani. L’evento, condotto dal giornalista Filippo Gilardi, è stato aperto dall’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi, il quale ha ripercorso la lunga storia del Consorzio per l’acqua potabile nei Comuni della Provincia di Cremona.

duo

L'ad Alessandro Lanfranchi e il presidente Cristian Chizzoli

Dalla sua nascita, nel lontano 28 dicembre 1953, come associazione volontaria tra alcuni Comuni (Spinadesco, Tornata, Cingia de’ Botti e Robecco d’Oglio) e la Provincia di Cremona con lo scopo di costruire acquedotti e reti fognarie per la popolazione cremonese nel secondo dopoguerra, passando attraverso le tappe principali che nel corso di quattordici lustri hanno contribuito allo formazione dell’attuale Padania Acque, la più grande azienda pubblica della Provincia di Cremona, unica affidataria del Servizio Idrico Integrato.

trio

Galimberti, Signoroni e Allegri

«Un grazie a tutti coloro che hanno contribuito, dal 1953, allo sviluppo di questa realtà produttiva pubblica pensata per un servizio di qualità: il nostro impegno più importante», ha detto Lanfranchi leggendo poi un messaggio del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti contenente la conferma dell’impegno istituzionale per il sostegno di Padania Acque.

La serata è proseguita con i saluti istituzionali del Presidente della Provincia, Mirko Paolo Signoroni («La società fa utili ma non vengono distribuiti, sempre reimpiegati sul territorio»), del sindaco Gianluca Galimberti («Questa è una storia bella di un’impresa pubblica, una storia di investimenti importanti. Su questi ambiti bisogna investire»), del presidente dell’Associazione Industriali, Stefano Allegri («Lo spreco di acqua è ancora alto in genere: la nostra Padania Acque però in questo senso è arrivata a un risultato di eccellenza»), e l’intervento del vescovo Antonio Napolioni, che ha parlato della risorsa idrica come bene comune da preservare e utilizzare in modo corretto e responsabile per il futuro del creato e dell’umanità: «Le nuove generazioni ci stanno già giudicando con molta severità e fanno bene».

La seconda parte delle celebrazioni è stata aperta dall’intervento del dg Stefano Ottolini, che, a partire dall’analisi del contesto idrico nazionale e del valore ambientale ed economico generato dalla risorsa acqua, ha delineato i paradigmi strategici, i modelli industriali e gli investimenti del gestore idrico. Ottolini ha spiegato che la politica industriale della società si fonda sulla transizione verso una gestione circolare della risorsa e sull’innovazione, due pilastri fondamentali che integreranno un piano di investimenti di oltre 500 milioni di euro fino al 2043. Investimenti che convergeranno sempre più verso le logiche introdotte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dal Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico (Pnissi), di recente emanazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il quale Padania Acque ha già candidato progetti per opere complessivamente pari a 90 milioni di euro.

Andrea Guerrini, componente del Collegio di Arera Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e Presidente Wareg (European Water Regulators), l’associazione europea dei regolatori dei servizi idrici, ha spiegato il ruolo di regolazione per lo sviluppo del Servizio idrico integrato.

«Il terzo periodo regolatorio si avvia a conclusione e un nuovo metodo tariffario è in corso di definizione. È tempo di bilanci e di programmare il futuro. Accanto ai riconoscimenti tariffari, l’Arera ha sviluppato e sta consolidando meccanismi per migliorare la qualità del servizio attraverso un sistema premi-penalità che mette a confronto i gestori. A novembre sono stati presentati i risultati per il biennio 2020-2021 e Padania Acque si è collocata al secondo posto nella classifica italiana dei gestori idrici per la qualità tecnica del servizio. È per me un piacere essere a Cremona in occasione dei 70 anni di Padania Acque. I risultati raggiunti dal gestore sono testimonianza della bontà delle scelte regolatorie a sostegno della crescita del settore. Un ringraziamento va a tutti i dipendenti che quotidianamente operano per migliore la qualità del servizio idrico».

È stata poi la volta di Tania Tellini, coordinatrice del settore acqua di Utilitalia («Il nostro aiuto è quello di fare sistema per portare avanti il nostro Paese senza lasciare indietro nessuno»).

Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica di Regione Lombardia, impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni istituzionali, ha commentato: «Era il 2003 quando è stata varata la legge regionale 26 sul Servizio idrico integrato, una legge innovativa che ha istituito gli ambiti territoriali ottimali e favorito la formazione dei Gestori unici. Dopo 20 anni, la situazione che si è sviluppata ci ha consegnato una gestione di tipo industriale che ha favorito investimenti e migliorato la qualità del servizio erogato, consentendo inoltre un sostanziale contenimento della tariffa. Di fatto si è passati da una gestione comunale a una a livello provinciale, che ha generato economie di scala e qualità di servizio. Ora è giunto il momento di fare alcune riflessioni tra Regione, Uffici d’Ambito e Gestori, al fine di valutare la possibilità di una modifica della legge n. 26 e quindi addivenire ad un maggior efficientamento dei servizi che, inevitabilmente, dovrà passare attraverso nuovi investimenti. Questa è la sfida del prossimo futuro che insieme dobbiamo condurre e, insieme, potremo vincere con l’immutato obiettivo di offrire un servizio di qualità a costi contenuti per i nostri cittadini».

Il presidente di Padania Acque, Cristian Chizzoli, ha concluso ponendo l’accento sull’importante risultato conseguito dalla società che, nella prima rilevazione della Qualità Tecnica del Servizio, effettuata nel 2022 dall’Autorità Arera, si è classificata prima in Italia. Un riconoscimento straordinario seguito dal secondo posto ottenuto quest’anno, che certifica il Servizio Idrico Integrato della provincia di Cremona tra i migliori a livello nazionale. Il presidente ha infine rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno scritto la storia del gestore idrico, in particolare le istituzioni locali e i loro rappresentanti, i presidenti e gli amministratori che si sono succeduti alla guida del Consorzio e poi di Padania Acque.

IL CONCERTO

pubblico

Le note del trio composto da Paolo Fresu, Daniele Di Bonaventura e Leila Shirvani incantano il pubblico. Il Jazzy XMas come regalo ai cremonesi.

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