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La piena del Po non preoccupa, sott'osservazione i detriti provenienti dalla Bassa Piacentina

Il Grande fiume è cresciuto di un metro durante la notte, ma si è poi assestato al livello -2,35 senza fare paura

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

31 Ottobre 2023 - 14:27

CREMONA - È cresciuto di un metro durante la notte, ma si è poi assestato al livello -2,35 senza fare paura: la ‘piena’ del Po, conseguenza degli affluenti gonfi, non ha provocato particolari danni. È stato invece il vento, che ha interessato buona parte del territorio nella mattinata di oggi, a dare filo da torcere: diversi alberi caduti, in qualche caso sopra auto in sosta, con conseguenti strade chiuse e necessari interventi di sgombero. Tecnici comunali e Vigili del fuoco al lavoro per ore.


Come già riferito quella di oggi è stata una piena poco preoccupante, anche se a dare qualche pensiero sono stati i detriti provenienti dalla Bassa Piacentina. L’isola galleggiante di San Nazzaro (Monticelli d’Ongina) dopo oltre un mese è stata infatti spinta dalla corrente verso la diga: buona parte del materiale è stata raccolta dai mezzi d’opera della centrale Enel Green Power di Isola Serafini, ma altrettanta è riuscita ad oltrepassare le paratoie dello sbarramento aperte per garantire il deflusso verso valle. E così, i tronchi si sono accumulati oltre la diga e alla spicciolata hanno iniziato a raggiungere Cremona. Un fenomeno che, alle canottieri cittadine, ormai conoscono alla perfezione.

Nel frattempo proprio questa mattina si è riunito l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici, convocato dall’Autorità di bacino distrettuale: è stato l’ultimo summit della stagione e, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, non si è parlato di siccità ma del problema opposto. Ha partecipato infatti Gianluca Zanichelli, direttore vicario dell’Aipo, per fornire una informativa generale sulle condizioni d’allerta idrogeologica: «Le principali criticità sono state rilevate nelle ore scorse sul Nure nel Piacentino, a Parma, sul Mella nel Bresciano e sul Seveso che è fuoriuscito nel Milanese. Anche il Po ha subìto un incremento di portata in tutte le sezioni di riferimento, ma la situazione è sotto controllo».

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