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Po gonfio, Nure in piena: allarme sugli affluenti

Livello in continua crescita ma la diga di Isola Serafini regola portata e flusso a valle. Per effetto degli affluenti il Grande Fiume a Cremona è cresciuto nella notte: dai -3 metri di ieri sera ai -2,25 di stamattina ed è ancora in salita.

Elisa Calamari

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31 Ottobre 2023 - 05:30

Po gonfio, Nure in piena: allarme sugli affluenti

CREMONA - Il livello del Po per ora aumenta lentamente, anche se significativamente per effetto delle portate degli affluenti: nel primo pomeriggio di ieri, in città, ha raggiunto quota -3,59 metri per poi salire nell’arco di poche ore fino a -3,40. La preoccupazione è legata appunto agli altri corsi d’acqua minori, sempre più gonfi, e al meteo che continua a promettere pioggia. Per effetto degli affluenti il Po a Cremona è cresciuto nella notte: dai -3 metri di ieri sera ai -2,25 di stamattina ed è ancora in salita.

Nelle ore scorse l’emergenza ha interessato in particolare le zone appenniniche del Piacentino e del Parmense, dove sono stati anche registrati crolli di ponti, con diversi torrenti in piena che hanno trasportato verso la pianura di tutto: dal legname agli attracchi, ma anche elettrodomestici e container trascinati via dalla corrente. É il caso ad esempio del torrente Nure, che sfocia in Po all’altezza di Caorso e che dunque ha provocato anche un innalzamento del livello del Grande Fiume. Per il momento, comunque, lungo il vecchio Eridano la situazione è sotto controllo anche grazie al ruolo della diga di Isola Serafini, che attraverso l’apertura delle paratoie regola la portata e il flusso a valle.

nure

fiume po

Aipo proprio nella giornata di ieri ha rassicurato: «Il nostro personale è operativo su tutto il reticolo idrografico di competenza dell’area emiliana, attuando le azioni di monitoraggio e vigilanza, in coordinamento con tutti gli enti facenti parte del sistema di Protezione civile».

Nel Cremonese sono sotto osservazione anche i livelli di Serio ed Oglio.

Nel frattempo a titolo precauzionale, a San Nazzaro di Monticelli d’Ongina, sono state messe a riva le imbarcazioni e il pontile danneggiati nei giorni scorsi dall’ormai famosa isola di detriti, che ancora prima dell’intervento di fluitazione programmato dalla Provincia di Piacenza, ieri, ha iniziato a staccarsi: la corrente ha portato parte del legname verso le griglie della centrale idroelettrica di Enel Green Power. Lì il materiale è stato dunque rimosso, ma una piccola percentuale di tronchi riesce inevitabilmente a passare dalle paratoie e dunque potrebbe arrivare nelle prossime ore a Cremona creando qualche problema alle canottieri.

Di Po e affluenti si parlerà anche questa mattina, nel corso del periodico Osservatorio sulla crisi idrica convocato dall’Autorità di bacino distrettuale. Stavolta non sarà chiaramente incentrato sulla siccità, ma sul problema opposto.

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