«Macchinette moleste», ultimatum dei residenti

CREMA - «Il problema è noto e esteso a tutto l’anno: chiedo al sindaco, come suggerito dalle forze di pubblica sicurezza, di intervenire con un’ordinanza che imponga la chiusura notturna dei distributori automatici, punti dove puntualmente si verificano gli assembramenti sino a tardissima ora, e il divieto di stazionamento molesto presso viale Repubblica al fine di garantire il diritto al riposo dei residenti». Così Davide Severgnini, uno dei residenti che hanno sollevato la questione degli schiamazzi e dell’inciviltà sotto le finestre di casa, si rivolge al sindaco Fabio Bergamaschi dopo l’ennesimo fine settimana caratterizzato da intemperanze, ubriachezza e rumori molesti a notte fonda.

Una richiesta condivisa da tanti altri residenti, pronti ad unirsi in un comitato, che comprenderà anche i commercianti del viale, e già autori una ventina di giorni fa di una lettera appello per riportare quiete e decoro lungo la strada che collega il centro storico con la periferia ovest della città.

«Sabato alle 2 – racconta Severgnini – un gruppo di ragazzi sostava davanti ai distributori automatici di bevande e snack con schiamazzi, canti e musica. Alle 2.10 ho chiamato il 112 e riferito ai carabinieri. Come già capitato, mi è stato detto di rivolgermi al sindaco chiedendo un’ordinanza di chiusura notturna di queste attività. Ho fatto presente che, insieme ad altri residenti, ho già provveduto con esposti alla polizia, ai carabinieri e al Comune, senza ottenere risultati. Alle 2.16 è arrivata la pattuglia, nel mentre un ragazzo del gruppo ha accusato un malore». Il 19enne è stato poi trasferito in ambulanza in ospedale.

«Davanti ai soccorritori gli altri hanno fatto scattare un applauso che è sembrato provocatorio. Né la presenza di due carabinieri, né quella dell’ambulanza hanno fatto cessare gli schiamazzi. I ragazzi sembravano divertiti dalla situazione. Più volte si riscontrano questi comportamenti, derisori nei confronti delle forze dell’ordine».

Viale Repubblica, un'altra «Notte insonne»

Ancora schiamazzi e i residenti tornano a chiedere interventi