L'ANALISI
30 Agosto 2023 - 05:00
BASSA PIACENTINA - Tempi grigi per chi si sposta fra Emilia-Romagna e Lombardia. Come se non bastassero gli acciacchi del vecchio ponte di Po fra Castelvetro e Cremona, dove sono spuntate altre buche in seguito al maltempo e dove Anas fa sopralluoghi quasi quotidiani per monitorare la situazione, dal 24 agosto è scattato il senso unico alternato sul viadotto che collega San Nazzaro di Monticelli a Castelnuovo Bocca d’Adda. I timori del sindaco monticellese Gimmi Distante sono presto diventati realtà: le limitazioni a tempo indeterminato stanno generando caos e malumori.
E le ripercussioni sono anche per i pendolari cremonesi, in particolare per chi si sposta da e per la zona di Pizzighettone, Grumello, Crotta, San Bassano. «Confermo che la situazione è difficile, pertanto ho caldeggiato un summit – spiega Distante –. Mi hanno risposto che dovrebbe tenersi a metà settembre. Per quella data vogliamo sapere in dettaglio i tempi dei lavori (da 2,5 milioni di euro e cofinanziati da Regione Lombardia, ndr). Servono al più presto un progetto e un cronoprogramma seri. Purtroppo ad oggi non posso fare molto di più perché a decidere queste limitazioni sono stati enti superiori, per ragioni di sicurezza».
Orologio alla mano, il disco rosso dei semafori agli imbocchi dura almeno 6 minuti. Quando si formano colonne ne servono almeno altri cinque per transitare nel rispetto del nuovo limite dei 30 chilometri orari. Dunque almeno dieci minuti per percorrere il viadotto di San Nazzaro, ma negli orari di punta può andare ancora peggio perché si rischia di incontrare due volte il rosso. E c’è anche un problema di sicurezza, legato a chi non rispetta il semaforo e si avventura comunque lungo gli 1,2 chilometri a una corsia. Nel frattempo si continua a procedere a rilento anche sul ponte di Castelvetro, per effetto del limite ancora una volta abbassato ai 30 chilometri orari proprio a causa delle voragini.
In questo caso i lavori dovrebbero essere nel 2024, ma il secondo bando di gara non è ancora stato emesso dalla Provincia di Piacenza. A fare infuriare i pendolari è poi la chiusura della bretella autostradale e diramazione per Fiorenzuola d’Arda, nella corsia sud dell’A21: resterà così fino al primo novembre, su disposizione di Autovia Padana, a causa della necessità di demolire e ricostruire il sovrappasso numero 173 alla progressiva chilometrica 180+512.
Da non dimenticare infine che anche il ‘Giuseppe Verdi’ di San Daniele Po, che collega il Cremonese al Parmense, da anni è al centro di vari interventi di risanamento. Di conseguenza la circolazione stradale, in alcuni tratti, resta a senso unico alternato. Insomma: poveri ponti, ma anche poveri automobilisti e autotrasportatori.
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