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CASALMAGGIORE: IL VIDEO

Sburla la roda, il Palio numero 17 va a Fossa

Grande festa alla sagra di Fossacaprara tra rotoballe, lanci di farina e risate. Al termine l''Incendio della torre'

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

28 Agosto 2023 - 18:47

CASALMAGGIORE - Alle 22 e 15 di domenica — tra le urla di incitamento del pubblico e i lanci di farina da parte dei bambini dislocati al centro del campo di gara — la contrada di Fossa, corrispondente ai numeri civici dispari del paese, nella gara di ‘Sburla la roda’ ha conquistato il 17esimo Palio alla Sagra, bissando il successo del 2022. Caprara, espressione dei numeri civici pari, si è ‘incagliata’ nell’ultima fase. Nel 2019 — pre Covid — vinse Caprara e nel 2018 invece le due squadre avevano tagliato il traguardo insieme e il titolo numero 14 era stato assegnato ex aequo, per la prima volta, a entrambe. Due le presenze femminili nell’ultima tenzone: una novità.

DUE GIRI DI PISTA

Come ormai sanno quanti assistono alla particolare prova, le due rotoballe devono percorrere due giri di pista, lungo un percorso triangolare, andando una in senso orario e l’altra in senso antiorario. Di per se’ la cosa non è proprio agevole e richiede un notevole sforzo fisico anche per far procedere il ‘rotolone’. Se poi si aggiungono i lanci di farina dei bimbi ‘disturbatori’, che si divertono sempre moltissimo nel loro ruolo (c’è la fila per esercitarlo), si può ben comprendere come al termine i componenti delle squadre risultino piuttosto esausti e imbiancati.

IL TORRIONE SUL PO

Il Palio è stato introdotto dal rullo dei tamburi del Gruppo Storico Il Torrione di Casalmaggiore, seguiti dalle due squadre — pentole in testa a simboleggiare l’atmosfera goliardica — con i rispettivi gonfaloni. In precedenza il campo di gara era stato preparato con le balle di paglia a delimitare il percorso dagli infaticabili volontari della festa. Damiano Chiarini ha commentato la competizione, che mescola una sana rivalità ad una grande simpatia reciproca: per dirne una, alla fine, ad aiutare i ragazzi di Caprara a tagliare il traguardo, sono arrivati i vincitori. Poi tutti su due rotoballe per la foto di rito.

CAMPANILE IN FIAMME

Pochi minuti dopo è stato dato il via al Campanile in fiamme: grazie ad alcuni fumogeni gialli e rossi, è sembrato che la cella campanaria della chiesa di San Lorenzo andasse a fuoco. «Non sappiamo bene neanche noi perché lo facciamo — ha commentato Chiarini —, ma ci piace così». E in effetti l’immagine è sempre particolarmente suggestiva. Si potrebbe dire allarmante, per chi venisse da fuori e non conoscesse questa particolare tradizione, che invece è del tutto innocua. La torre campanaria non corre alcun rischio.

LA SODDISFAZIONE

Anche l’ultima serata è andata benissimo, per la soddisfazione di OltreFossa. Giochi di ‘Energia ludica’ presi d’assalto da piccoli e grandi, protezione civile il Grande Fiume impegnata a dare consigli con la campagna ‘Io non rischio’, cucina a mille. Su tutto, un’atmosfera piacevole in un contesto che riesce sempre a trasmettere un senso di relax. Sarà la chiesa di San Lorenzo, sarà la formula ideata da tanti anni, con pochi e selezionati momenti musicali, ma la sagra di Fossa continua a essere l’unicum che è sempre stata.

«Siamo decisamente contenti», diceva domenica sera Carla Maffei, presidente di OltreFossa (che Chiarini ha definito ‘presidente operaia’ per il suo apporto concreto al lavoro). Mauro Ferrari, sociologo e grande amico e collaboratore della sagra di Fossa, constatava come «la sagra di Fossa consente alle persone di dialogare, di allacciare e riallacciare rapporti umani e legami, anche un po’ di dimenticarsi della schiavitù da smartphone, all’insegna della semplicità, del ritorno all’analogico e all’abbandono, per qualche sera, del digitale». Non si può tornare indietro, ma ogni tanto fa sicuramente molto bene.

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