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«IL TERRITORIO: BRAND DA COMUNICARE»

'Travel Hashtag', a Cremona è la primavera del turismo

L'incontro di stamattina ha offerto spunti di riflessione e prospettiva d’azione per fare realmente della città una meta ricca di desideri turistici

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

22 Marzo 2023 - 18:44

CREMONA - È la primavera del turismo, e non è solo un augurio condiviso: a testimoniarlo è stata la due giorni della decima edizione di Travel Hashtag, la manifestazione itinerante che mette a confronto operatori turistici ed esperti che ha fatto tappa a Cremona. Il sentiment è positivo, la voglia di rialzarsi pure, dopo la batosta inferta dalla pandemia. Così stamattina nell’ambito dell’incontro 'Una nuova cultura del turismo per la valorizzazione del territorio', moderato dal fondatore di Travel Hashtag, Nicola Romanelli e dal direttore del quotidiano «La Provincia», Paolo Gualandris, ha offerto più di uno spunto di riflessione e prospettiva d’azione per fare realmente di Cremona una meta ricca di desideri turistici.

In questo senso bene si è espresso Paolo Rizzi dell’Università Cattolica offrendo alcuni dei lavori che l’Osservatorio del turismo sta portando avanti per costruire una consapevolezza d’azione e di visione per far crescere la vocazione turistica cremonese. Così nel confronto con gli operatori del settore è emerso che per il 32% le presenze turistiche sono destinate nell’anno in corso ad aumentare, anche in maniera più che significativa. Inoltre per il 32,4% la crescita riguarderà turisti italiani, per il 43,2% degli operatori si assisterà a un incremento di visitatori stranieri.

Questi dati hanno concluso una mattinata il cui focus era la territorialità e la capacità di lavorare in termini di reti di collaborazioni e opportunità offerte dalle caratteristiche meno note delle diverse destinazioni turistiche. L’assessore al turismo Barbara Manfredini ha messo in evidenza come «far parti di reti come Travel Hashtag offre alla città una sorta di mondovisione con cui confrontarsi — ha detto —. Ma tutto questo ha un senso se si costruisce una prospettiva condivisa e una consapevolezza di quanto possiamo offrire ed essere per chi viene a Cremona. A questo stiamo lavorando con la nascita dell’Osservatorio permanente del turismo e con l’elaborazione del piano dei prossimi tre anni che presenteremo a breve in cui l’attenzione alla sostenibilità e al food, insieme alla vocazione musicale e culturale contribuiscono a definire gli asset lungo cui muoverci».

E così Davide Cassani, direttore generale delle Apt dell’Emilia Romagna ed ex commissario tecnico della nazionale ciclismo, ha raccontato delle opportunità delle offerte dal cicloturismo, ma anche dalla necessità di sistemi integrati che diano ai turisti su due ruote i servizi necessari. Fra questi c’è certo il binomio treno-bicicletta che è più facile a dirsi che a farsi, ha sottolineato Leonardo Cesarini, direttore commerciale di TreNord: «I treni nuovi avranno spazi per le biciclette, ma una realtà è quella di una mobilità turistica si rotaia che sta crescendo e che la Lombardia ha costruito con percorsi e treni ad hoc per destinazioni montane e lacustri».

Roberta Garibaldi, presidente dell’Associazione italiana turismo enogastronomico, ha offerto il suo punto di vista rispetto al food e alle ultime tendenze: «Cremona è impegnata a valorizzare le sue tipicità, ma ciò che oggi è importante fare è offrire esperienze, penso ai treni del gusto, ma anche alle visite nei caseifici, alla possibilità di fare sentire i turisti protagonisti del territorio che visitano». In questa direzione sono andati anche i rilievi fatti da remoto da Alessandra Priante, direttore Europa Unwto, mentre Giancarlo Dell’Orto impegnato a valorizzare i piccoli borghi ha spiegato come «dopo la pandemia i bisogni siano cambiati, la ricerca di nuove emozioni si sia fatta importante e la possibilità di ritrovare una prossimità relazionale non di facciata. Questo accade nei centri piccoli, in cui le relazioni sono vere e dirette».

E se Antonio Nicoletti, direttore generale dell’Apt della Basilicata, ha raccontato come i legami alla terra d’origine possano essere motivi di turismo delle radici e dell’appartenenza, la chiave della narrazione turistica sta nella comunicazione. Alla consapevolezza deve corrispondere una capacità di comunicare ciò che si è e che si fa, hanno sottolineato con appeal differenti come hanno stigmatizzato Silvia Livoni Colombo, manager di marketing territoriale e la storyteller Zaira Magliotti.

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