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CREMONA

Al Torriani l'inclusione si impara facendo

Gli studenti impegnati a condividere campi di gioco con disabili e a vivere l’esperienza della cecità

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

21 Febbraio 2023 - 17:55

CREMONA - L’inclusione si costruisce facendo esperienza, mettendosi alla prova, vestendo i panni di chi per deficit sensoriali non può vivere la realtà come tutti: è questo il pensiero che muove il progetti di inclusione, pensato e coordinato da Mariagrazia Papetti e sperimentato dalle classi 5ª Abio e 5ª Binf del Torriani. 

Gli studenti hanno incontrato un gruppo di pallavolo integrato con otto ragazzi disabili del CSI cremonese grazie a un percorso concordato con Davide Iacchetti. Sotto la guida del coach Shtuka Donika i ragazzi si sono allenati con impegno e hanno vissuto un’esperienza di relazione che ha lasciato il segno. Il tutto accompagnato da un approfondimento guidato da Iacchetti sul tema della disabilità in generale e in particolare della disabilità nello sport. «Sono state esperienze fondamentali anche per me — racconta Papetti — ho visto i miei studenti da un’angolatura differente da quella in cui tante volte sono ingabbiati per la rigidità del contesto scolastico».

La seconda parte del percorso ha invece avuto per protagonista Davide Cantoni che ha perso la vista a tredici anni per lo scoppio di un petardo che stava tentando di allontanare dalla strada dove poteva nuocere ad altri passanti. Oggi Cantoni mette a disposizione degli studenti la sua sensibilità, la sua umanità e la sua gioia accompagnandoli in un percorso di conoscenza della sua disabilità.

La prima lezione con è stata di reciproca conoscenza; i due successivi incontri si sono svolti in palestra: gli studenti bendati con una mascherina nera hanno ballato acquisendo una diversa percezione del proprio corpo; infine hanno sperimentato anche il calcio ipovedente con la palla sonora. «I ragazzi hanno collaborato tantissimo — racconta Papetti — Hanno dovuto avere fiducia l’uno nell’altro ed è questo che significa realmente inclusività. Solo con questo approccio si può capire realmente».

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