L'ANALISI
VERSO LE REGIONALI: IL VIDEO
07 Febbraio 2023 - 16:55
CREMONA - Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è ospite alla redazione del quotidiano La Provincia verso la fine di una campagna elettorale lunga e importante, forse non caldissima ma sicuramente impegnativa. Il presidente uscente, ricandidato con la Lega alla presidenza della regione, risponde alle domande del vicedirettore Paolo Gualandris.
Alla fine del suo tour ha scoperto qualcosa di nuovo della sua Lombardia? E quali priorità sono cambiate?
«Ho scoperto che la Lombardia è ancora migliore di quanto mi immaginassi. Dalle persone con cui ho parlato ho percepito positività, voglia di continuare e migliorare ulteriormente e ottimismo verso il futuro. Questi messaggi sono garanzia per la Lombardia perché rimanga prima in tutte le graduatorie che la riguardano».
Sul giornale di domani abbiamo richieste bipartisan di alcuni sindaci dell'alto Cremasco inerenti alla questione dell'acqua. I sindaci chiedono ai gestori il flusso minimo per i prati stabili. Lei ritiene che la Regione possa farsi carico di questa richiesta e sostenerla in modo concreto?
«Pur non avendo possibilità di incidere sulle scelte dei gestori, come Regione stiamo facendo da più di un mese degli incontri volti a monitorare la situazione che è anche peggiore dell'anno scorso. Siamo già al 44% in meno rispetto alla media. La richiesta che noi abbiamo avanzato è quella di riempire il più possibile sia gli invasi che servono a produrre energia elettrica sia i grandi laghi per poter mantenere la disponibilità di acqua per la stagione irrigua. Purtroppo però non possiamo obbligare le scelte, possiamo consigliare ai gestori ma sono loro a decidere».
Ho sentito molti dibattiti e ho avuto la sensazione che le questioni di giovani, formazione e cultura non siano state al centro di questi dibattiti.
«Da parte mia sì. Noi in questa legislatura abbiamo creato una legge apposta per i giovani in cui cerchiamo di dare loro la possibilità di esprimersi di più, di avere più opportunità e fare scelte di indipendenza. Per il futuro stiamo proponendo questo prestito d'onore per i giovani che hanno il desiderio di aprire un'attività o che vogliano rendersi indipendenti dalla famiglia. Sulla formazione in 5 anni abbiamo aumentato di più del 100% il numero di ragazzi iscritti ai nostri corsi. Questo è per noi motivo d'orgoglio. Nella prossima legislatura, se fossimo rieletti, abbiamo già stabilito che una parte delle risorse che riceveremo dall'Europa saranno destinate a implementare ulteriormente la formazione».
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