L'ANALISI
14 Gennaio 2023 - 18:57
CREMONA - Atmosfera elettrica e qualche coro già prima del concerto, per un pubblico composto da due generazioni di fan. Bambini di ieri e bambini di oggi accomunati dalla stessa voglia di sognare a occhi aperti. Cristina D'Avena strega Ultracon con una esibizione di soli successi tratti dalle sigle dei cartoon del cuore, e il suo show è un carosello di ricordi, colori e storie. «Come siete belli, ma quanti siete? Vedo grandi e vedo piccoli. Allora, mi sembra che questa sia la prima edizione di Ultracon qui a Cremona… che dire, tanta roba! Grazie per questa meravigliosa accoglienza. Ora dimentichiamo tutti i nostri problemi e immergiamoci nei nostri cartoon. Divertiamoci e non facciamo altro. Io ora non vedo più questo padiglione di fiera, ma vedo un villaggio, in cui voi siete tanti puffi!».
Un calcio d'inizio che fa saltare il pubblico del padiglione uno prima della vera e propria ovazione che accoglierà le note di altri due successi anni Ottanta: Mila e Shiro e Pollon, prima di un balzo in avanti con Sailor Moon e Dragon Ball. Le melodie di alcune delle serie animate più famose di ogni tempo fanno da calamita verso il palco, e la grande folla già presente si allarga facendo confluire centinaia di persone dagli stand della grande area espositiva. Doraemon, Siamo fatti così, Orange Road - È quasi magia Johnny sono altri motivi che fanno palpitare una platea in cui si mescolano gioiosamente quarantenni cresciuti a pane, anime e manga, bambini travestiti da supereroi Marvel e cosplayer di ogni età che ripercorrono l'intero Olimpo dell'immaginario d'animazione 'made in Japan'.
Cristina D'Avena - volto da ragazzina di sempre, energia incontenibile e una carriera tutta dedicata alla musica per cartoon iniziata nei primi anni Ottanta e mai più arrestata - è una macchina da hit che non lascia tregua e concentra in poco più di un'ora di show una quarantina d'anni di cartoni animati. Nella scaletta non possono mancare Kiss me Licia (con un artito riarrangiamento elettronico in stile dubstep), Pollyanna, Pirati all'arrembaggio, L'incantevole Creamy, Lady Oscar, Occhi di gatto.
L'abbraccio del suo pubblico, fedelissimo e inscalfibile rispetto al tempo che passa, si fa sentire prima, durante, ma anche dopo il concerto. Nell'incontro coi fan infatti - fra selfie, sorrisi e autografi - il rapporto con D'Avena di tanti fa trasparire la sensazione di un incontro (e per molti non si tratta della prima volta) con qualcuno di vicinissimo, un'amica di sempre, quasi una familiare stretta, voce di tanti pomeriggi passati a seguire le storie infinite di personaggi che dalla magnifica fabbrica dei sogni giapponese conquistavano e continuano a conquistare l'immaginario di bambini italiani di ieri e di oggi.
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