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CREMA: IL VIDEO

Acque inquinate nell'ex Cava Alberti: la prova del drone

Monitoraggio a cura dell’Agenzia europea per l’ambiente. E oggi Aschedamini consegna il dossier in Procura

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

22 Dicembre 2022 - 05:15

CREMA - Ettore Aschedamini, 61enne di Pianengo che da tempo ha sollevato il problema dell’inquinamento ambientale lungo il fiume Serio, consegnerà questa mattina alla Procura della Repubblica di Cremona un dossier dettagliato e tre chiavette Usb riguardanti l’area della ex Cava Alberti, la ex discarica di Poiaghi a Pianengo e quella di Piacentini a Sergnano. Le chiavette contengono i filmati e i rilievi realizzati con un drone da un’azienda specializzata di Novara, certificata a livello europeo, su commissione dell’Agenzia europea per l’ambiente.

Ettore Aschedamini

«Sono sei ore di monitoraggio – spiega Aschedamini mentre mostra le immagini – che evidenziano lo stato di degrado e di inquinamento dei luoghi. Non voglio anticipare le conclusioni, ma riguardo alla ex Cava Alberti si vede chiaramente che il 23 novembre, giorno in cui sono stati effettuati i filmati e i rilevamenti, la temperatura dell’acqua del Serio era di 8 gradi, così come quella della cava Isolotto che sta sulla sponda est del fiume. La temperatura dei due laghetti della cava Alberti, invece, era di 12 gradi e in alcune zone di 17».

Ma non è tutto. «La relazione che accompagna le chiavette – prosegue Aschedamini – indica chiaramente la presenza di sostanze inquinanti, oltre che di asbesto cancerogeno, derivante dall’eternit sbriciolato». Il dossier che è stato preparato è già stato consegnato al ministro delle Politiche regionali Roberto Calderoli. «Oggi lo riceverà la Procura della Repubblica e subito dopo sarà nelle mani dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, delle prefetture di Cremona e Bergamo, dell’Agenzia europea per l’ambiente e della Direzione generale agricoltura, alimentazione e sistemi verdi e della Direzione ambiente e clima di Regione Lombardia».

Aschedamini è consapevole della gravità della sua denuncia: «Mi assumo totalmente la responsabilità riguardante i testi e le immagini riportati nel dossier». La corposa raccolta di documenti contiene gli esposti finora presentati, una descrizione dettagliata della proprietà ex Cava Alberti, estratti catastali, immagini aeree e dal suolo della zona, comprese quelle dei materiali inquinanti, copia dell’invito che Aschedamini ha ricevuto nel luglio scorso dalla procura della Repubblica a presentarsi per esser sentito come persona informata sui fatti e una relazione dettagliata sulle carenze e sul degrado nel Parco del Serio. «E proprio in ragione di quest’ultimo punto – conclude Aschedamini – chiederò il commissariamento del Parco».

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