L'ANALISI
18 Novembre 2022 - 18:01
MILANO - Per poter rispondere con efficienza e puntualità all’aumento dei volumi di invii postali e merci derivanti dall’incremento stagionale dell’e-commerce tipico dell’ultima parte dell’anno, Poste Italiane potenzia l’infrastruttura logistica attraverso l’ingresso di personale e l’introduzione di innovazione tecnologica presso il più importante Centro di Smistamento pacchi della Lombardia, Milano Roserio.
Grande come 5 campi da calcio alle porte di Milano, accanto all’ex area Expo nei pressi di Rho, il Centro si avvantaggia della vicinanza agli scali aeroportuali di Malpensa e Linate da cui arrivano spedizioni provenienti dall’estero e della posizione baricentrica regionale per lavorare e inviare ai 45 centri di recapito le spedizioni destinate ai cittadini e alle aziende della Lombardia.
Per poter far fronte al picco di volumi atteso nelle prossime settimane che vedrà aumentare del 40% il numero degli invii raggiungendo i 2,5 milioni di pezzi giornalieri (+ 70% nel settore pacchi, + 20% di posta ordinaria e + 30% di posta commerciale), sono stati potenziati i 3 turni di lavorazione giornaliera, dalla domenica pomeriggio al sabato sera, per permettere la massima accelerazione della produzione. In 7 ore i pacchi più veloci vengono smistati e caricati sugli oltre 100 mezzi che ogni giorno entrano ed escono dal centro diretti verso tutte le destinazioni della regione.
Per affrontare l’incremento di traffico di spedizione il centro di Roserio potrà contare su oltre 150 persone per supportare le varie fasi di lavorazioni.
Il centro è dotato di un sorter di smistamento pacchi tra i più all’avanguardia e 10 robottini per la movimentazione interna delle merci oltre un impianto per lo smistamento delle lettere e tre impianti per la lavorazione del prodotto stampe.
Sempre attenta ad uno sviluppo sostenibile è da poco entrato in funzione un nuovo impianto di fotovoltaico sulla copertura del Centro di smistamento di Roserio. 1.206 pannelli monocristallino, una potenza di 450 KWp con una produzione media mensile di circa 40.000 KWh e circa il 11% dei consumi elettrici annui saranno coperti con autoproduzione con un risparmio di CO2 per l’ambiente pari a 220 tonnellate pari all’emissione annua media di circa 70 famiglie.
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