L'ANALISI
CREMA: IL VIDEO DELL'ARMA
26 Marzo 2022 - 13:28
CREMA - I Carabinieri della Nucleo Operativo e Radiomobile di Crema e della Stazione di Romanengo hanno arrestato un cittadino albanese di 47 anni, pluripregiudicato e domiciliato in provincia di Milano, responsabile del furto di ben 33 notebook e tablet presso la scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Pianengo. L’uomo è stato anche denunciato per la ricettazione di un’auto rubata con la quale era giunto sul luogo, e per il porto di numerosi arnesi da scasso utilizzati per commettere il furto. È stato anche arrestato perché a suo carico era stato emesso un provvedimento di carcerazione per una condanna definitiva a due anni di reclusione che doveva ancora essere eseguito.
Negli ultimi tre mesi, con un aumento nelle recenti settimane, sono stati commessi diversi furti nelle scuole del Cremasco: rubati PC portatili e tablet utilizzati dagli insegnanti per le attività didattiche in aula o per la DAD. I furti sono stati eseguiti forzando porte o finestre non allarmate delle scuole e talvolta gli autori sono anche riusciti ad eludere i sistemi di allarme. I Carabinieri hanno già sventato un furto alle scuole elementare e media di Monte Cremasco, recuperando 11 PC e tablet su un’auto rubata utilizzata da un ladro che, però, è riuscito a sfuggire ai militari. A seguito di ulteriori furti, i militari di Crema sono riusciti a individuare il veicolo usato dal ladro e la sera del 24 marzo hanno accertato che l’auto utilizzata era giunta nel cremasco, precisamente a Pianengo. È stato quindi predisposto un servizio in abiti civili con ben quattro equipaggi per intercettare e bloccare gli utilizzatori del mezzo che probabilmente avevano intenzione di colpire nella zona.
Localizzato il veicolo a Pianengo, nel parcheggio del cimitero e senza nessuno a bordo, i militari hanno intuito che l’obiettivo potesse essere la vicina scuola primaria “Giovanni Pascoli”. È iniziato quindi un servizio di osservazione del veicolo, in modo da cinturare l’area in cui si trovava il mezzo. Il servizio è durato alcune ore, fino alle 04.30 circa del 25 marzo, quando è stata notata la sagoma di un uomo che proveniva dalla scuola e che attraversava a piedi i campi che costeggiano il cimitero. L’uomo si è avvicinato all’auto, ha aperto il portellone posteriore per depositare alcune borse, si è messo alla guida ed è ripartito con direzione Milano. Giunto nel quartiere Greco-Turro di Milano, ha parcheggiato l’auto ma è stato subito circondato e bloccato dai militari di Crema, che l'hanno identificato: si tratta in un cittadino albanese di 47 anni pluripregiudicato. L'auto a cui era alla guida è stata perquisita e son state trovate nel bagagliaio delle borse di tela, assieme a un trolley, contenenti ben 33 PC portatili e tablet di varie marche rubati nella scuola di Pianengo, con relativi cavi di collegamento ed alimentatori. Sono stati trovati anche due piedi di porco, tronchesi, pinze, torce a led e spray al peperoncino, tutto utilizzato per commettere il reato. L’accertamento sull’auto, invece, ha consentito di appurare che il veicolo era stato rubato a metà febbraio scorso in provincia di Lecco.
L’autore del furto è stato accompagnato in caserma a Crema. Intanto alla scuola di Pianengo, è stato accertato che si è introdotto forzando una finestra di un’aula sul retro. Ha poi forzato la porta dell’aula di informatica e ha sistemato i computer e i tablet su un carrello utilizzato per arrivare fino a una porta finestra da cui è uscito con tutte le buste e il trolley. Ha poi attraversato il giardino e ha percorso i campi in direzione del cimitero, come è risultato dalle tracce rilevate sull’erba durante il sopralluogo.
Dichiarato in arresto per il furto aggravato commesso e denunciato per ricettazione e porto di arnesi da scasso. L’auto da lui utilizzata e gli attrezzi sono stati sequestrati, mentre i PC portatili e i tablet sono stati restituiti alla responsabile della scuola. Inoltre, dagli accertamenti effettuati dai militari tramite le banche dati, è risultato a carico del 47enne un ordine di carcerazione ancora da eseguire emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como nel febbraio del 2022 per una condanna definitiva a due anni di reclusione, per rispondere di un cumulo di pene concorrenti per furto, possesso di documenti falsi, resistenza a pubblico ufficiale, false attestazioni sulla propria identità e possesso di arnesi da scasso, reati commessi alla fine di ottobre del 2014. Dal momento dell’emissione del provvedimento di cattura non era mai stato fermato e controllato fino a ieri mattina.
L’uomo è stato accompagnato al carcere di San Vittore di Milano in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto avvenuta nella mattinata del 26 marzo, conclusa con la convalida dell’arresto, l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere e il rinvio della decisione a un’udienza con data ancora da fissare. Il 47enne è stato quindi nuovamente accompagnato presso il carcere di Milano.
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