L'ANALISI
02 Marzo 2022 - 05:25
RIVAROLO DEL RE - Casa Paola, la struttura di accoglienza della Tenda di Cristo, ieri ha aperto le sue porte a tre profughi fuggiti dall’Ucraina in guerra, una mamma con i suoi giovanissimi figli, Tania Svynaryk, 41 anni, con la figlia Zoriana, 14, e suo fratello Nazarii, 17. Un viaggio molto pesante: trentacinque ore di pullman dalla loro città, Ternopil, circa 220 mila abitanti, posta nella parte occidentale dell’Ucraina, a Rivarolo.
Ad attivarsi per portare in Italia la sua famiglia è stata la mamma di Tania, Yaroslava Ivashchenko, 61 anni, che fa la badante a Derovere. Ad accogliere mamma e figli ieri pomeriggio ieri è venuto anche il sindaco, Luca Zanichelli. «Con Gloria, il nome tradotto in italiano di Yaroslava, ci conosciamo da anni – spiega Pierangela Cattaneo, responsabile di Casa Paola —: è nostra amica, è stata anche da noi. Quando è scoppiata la guerra l’ho chiamata. Lei piangeva. Il giorno dopo mi ha richiamato e mi ha detto ‘mia figlia e i miei nipoti riescono a fuggire, domenica prenderanno il pullman, voi potete accoglierli?’. Noi non ci abbiamo pensato nemmeno un secondo. Li accogliamo con molta gioia».
Tania e i figli non parlano italiano, è Gloria a esporre le loro sensazioni. «Quando è scoppiata la guerra, la sirena dell’allarme ha iniziato a suonare tutta la notte. Loro sono scappati dalle 5 di mattina in un bunker, insieme a 1000 persone, perché il loro palazzo è grande. La città non è stata bombardata, ma continuava a scattare l’allarme. Quattro volte al giorno, ieri. Una situazione troppo grave, con le persone tutte spaventate. Da là sono venuti in Italia con un pullman in 55, tutti anziani e bambini. Io là ho ancora una sorella. Voi fate tanto per noi, per l’Ucraina. Voglio ringraziare lo Stato Italiano, padre Francesco, Pierangela. Non posso spiegare come si sento, mi vengono solo lacrime».
Zanichelli: «Che dolore pensare nel 2022 di dover accogliere persone che provengono da un altro Stato, che sembra lontano, ma non lo è, per una situazione di guerra. Noi gli daremo l’accoglienza che meritano. Il mio pensiero va a tutte le famiglie, ma soprattutto a quei padri che devono restare nella loro patria per combattere, e a tutte le madri che devono abbandonare l’Ucraina per portare i loro figli in situazioni più tranquille e serene. Il mio dolore è per questi ragazzi: spero che riescano a ritrovare il sorriso. Siamo pronti ad inserirli nell’ambito scolastico. Ringrazio la Tenda di Cristo e do il benvenuto a questa famiglia nel nostro paese». Padre Francesco Zambotti: «Avere una stanza da mettere loro a disposizione per noi è un dono. Nel contesto di qualcosa di negativo com’è la guerra la cosa positiva è essere privilegiati come Tenda di Cristo nell’avere la possibilità di aiutare. Anch’io do il benvenuto a questa famiglia. Per noi è un onore averla qui».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris