L'ANALISI
29 Settembre 2021 - 09:17
CREMONA - La libertà di scelta delle donne passa prima di tutto attraverso la possibilità di accedere ad un’informazione corretta e completa. Su questo presupposto i Radicali Italiani hanno lanciato la campagna «Libera di abortire», che ha toccato Cremona con la distribuzione di volantini in via Palestro. Gli attivisti Luigi Camurri, Alessandro Borghi, Lorenzo Franzini e Nancy Pederzani si sono rivolti agli studenti cremonesi: «L’obiettivo è offrire anche ai più giovani un’informazione libera — ha spiegato Pederzani —. Seppure l’aborto sia legale, esistono ancora numerosi ostacoli alla sua applicazione, a partire dall’obiezione di coscienza. Vogliamo prevenzione e non giudizi: il nostro intento non è fomentare, ma presentare il quadro in modo chiaro da una prospettiva laica». Perché secondo i Radicali «a scuola si parla di bioetica spesso da un punto di vista conservatore e cattolico». Pederzani prosegue: «Dobbiamo parlare anche di quelle donne che sono costrette a rinunciare al diritto di abortire perché non ci sono medici che vogliono procedere all’interruzione volontaria di gravidanza. Una legge approvata negli anni Settanta, non è ancora del tutto messa in pratica».
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