L'ANALISI
04 Febbraio 2023 - 05:20
CREMONA - Nuove frontiere diagnostiche contro l’osteoporosi, una delle malattie più diffuse dell’apparato muscolo scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale oltre che dal deterioramento della microarchitettura ossea con incremento delle fratture da fragilità all’aumentare dell’età particolarmente nelle donne.
Grazie a due nuovi software che si applicano alla MOC, è possibile valutare non solo la quantità di osso presente ma anche la sua qualità. Questa nuova metodologia è applicata alla Casa di Cura Ancelle della Carità.
«Le novità nell’ambito della diagnostica strumentale e radiologica dell’osteoporosi sono rappresentate da due nuovi software che si applicano all’esame densitometrico, ossia il TBS (Trabecular Bone Score) e il BSI (Bone Strain Index)» spiega il dottor Antonio Dell’Osso, responsabile del Servizio di diagnostica per immagini alle Ancelle di Cremona.
Attraverso la MOC (Mineralometria ossea computerizzata) - un esame radiologico rapido, innocuo e indolore - si va a quantificare la perdita di osso in termini di massa su un determinato volume: «L’osteoporosi è una patologia molto subdola perché è paucisintomatica e diventa sintomatica quando insorgono quelle che sono le complicanze più importanti, ossia le fratture da fragilità causate da traumi minori», spiega il dottor Dell’Osso.
«Esiste una percentuale di pazienti, circa il 30%, che vanno incontro a una frattura pur non essendo osteoporotici, ma osteopenici. Con questi due nuovi software si valuta non solo la quantità di osso presente ma anche la sua qualità. Più questa qualità si degrada, maggiore è il rischio di frattura da fragilità».
Il TBS calcola quella che è la distribuzione spaziale della trabecola ossea all’interno del tessuto. Il BSI è un indice di deformità ossea al carico: si ottiene attraverso algoritmi di calcolo propri della pratica ingegneristica.
«TBS e BSI, quindi, forniscono dati sulla qualità dell’osso, completando l’informazione diagnostica», chiarisce il dottor Dell’Osso. Questo esame non viene eseguito di routine perché non tutte le strutture sono dotate di questi software: «Quando si effettua la prenotazione nella struttura prescelta bisogna proprio chiedere se il densitometro ha questi software. Alle Ancelle di Cremona da gennaio è possibile fare questo esame più specifico senza alcun costo aggiuntivo. Questo investimento rientra in un progetto più ampio che ha l’obiettivo di realizzare un’area donna che raggruppi anche logisticamente il densitometro, il nuovo mammografo con tomosintesi e un ecografo appena arrivato di ultima generazione. Un servizio molto utile per la collettività».
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