L'ANALISI
L'INTERVISTA
25 Ottobre 2022 - 05:20
CREMONA - «Autopalpazione, visita senologica, ecografia e mammografia: sono questi gli strumenti che le donne hanno a disposizione per tutelare la propria salute quando si parla di tumore al seno». La dottoressa Carla Fiorentino, medico radiologo-ecografista e presidente della LILT Cremona (Associazione provinciale Lega italiana per la lotta contro i tumori), ha una raccomandazione importante da fare alle donne: «Dovete volervi bene e controllarvi». Una raccomandazione che fa nel mese di ottobre dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno.
Quest'anno la campagna nastro rosa della LILT Cremona compie trent'anni: quali obiettivi sono stati raggiunti e che cosa resta da fare?
«L'obiettivo raggiunto è che tutte le donne conoscono il nastro rosa. Quindi da trent'anni a questa parte il messaggio della prevenzione legato a quel piccolo oggettino che è il nastrino rosa ha avuto una diffusione e una popolarità enorme. Tant'è che moltissime associazioni utilizzano il nastro rosa stilizzandolo in maniera diversa, contribuendo così a far girare il messaggio. Bisogna però continuare a diffondere la buona pratica della prevenzione anche tra le fasce più giovani e tra le donne che ancora non sono state raggiunte».
Percorsi di prevenzione, visite ed esami di diagnosi precoce: a quale età è opportuno iniziare i controlli?
«L'età migliore è quella dei 25 anni, per iniziare a prendere coscienza di sé. Le ragazze possono fissare una visita e cominciare ad apprendere i principi dell'autopalpazione che tutte possono imparare a fare. Ma bisogna prendere l'abitudine di farla con regolarità. Poi, facendo una prima visita, si può accedere a un'ecografia che fino ai 35 anni è l'unico esame proposto perché non utilizza radiazioni ionizzanti. Dopo i 35 anni, analizzando la famigliarità delle donne, si può decidere di fare una mammografia da tenere lì per gli esami futuri, o attendere i 40 anni per iniziare a fare la mammografia. Importantissima è la visita senologica perché talvolta le lesioni nascono al di fuori di quella che è la normale struttura ghiandolare mammaria: ci sono dei casi in cui gli esami hanno difficoltà a rilevarle. L'associazione periodica fra visita senologia, ecografia e mammografia è l'ideale per raggiungere la migliore capacità diagnostica».
Quali sono i servizi offerti dalla LILT Cremona e le modalità di accesso?
«La LILT Cremona ha la sede provinciale in via Alfeno Varo, ma ci sono anche le sedi comunale di Rivolta d'Adda, Crema e Soresina. Anche queste tre sedi periferiche svolgono attività di prevenzione in ambito senologico e in altri ambiti come il pap test o visite dermatologiche. Le modalità di accesso sono quelle telefoniche perché abbiamo la necessità di chiedere alcune cose come la data del ciclo mestruale. Le delegazioni comunali si appoggiano per i controlli strumentali agli ospedali locali. A Cremona abbiamo apparecchiature all'avanguardia e possiamo fare ecografie mammarie e mammografie con un'apparecchiatura di ultima generazione».
Il punto fondamentale è l'autopalpazione: «Nelle visite che abbiamo fatto nell'ambito del mese di prevenzione, abbiamo istruito le donne - spiega la dottoressa Fiorentino -. Quando si ha qualche dubbio ci si può rivolgere alla LILT».
Attualmente in Italia si contano circa 850 mila donne che sono state colpite da una neoplasia mammaria e che godono di buona salute. Un altro dato molto rilevante è che l’85% delle donne a cinque anni dalla diagnosi sta bene, percentuale che sale all’89% a dieci anni dalla diagnosi. «La raccomandazione è quella di volersi bene, conoscersi, usufruire degli esami strumentali. E aderire alle campagne di prevenzione. La sensibilizzazione è molto diffusa anche grazie alla LILT, ente operativo da cento anni».
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