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JUKEBOX GRIGIOROSSO

Cremo io Penzo positivo, ti prego dammi ragione

Proprio allo stadio di Sant’Elena si gioca quella che se il calcio ha una logica – ma non contarci troppo – sarà la finale dei playoff, quella che il due giugno assegnerà il terzo biglietto per la Terra Promessa

Giovanni Ratti

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redazione@laprovincia.it

25 Aprile 2024 - 13:12

CREMONA - Cremo, io Penzo positivo. Anche adesso che il secondo posto è sfumato per tutti tranne per l’aritmetica, anche adesso che di sicuro toccherà sedersi al tavolo verde della roulette chiamata playoff, io Penzo positivo, e Penzo di avere ragione. No, non è che mi è venuto un difetto di pronuncia o che provo disperatamente a fare il raffinato. Io Penzo positivo perché proprio allo stadio Penzo di Sant’Elena si gioca una specie di anticipo dei playoff, anzi di quella che se il calcio ha una logica – ma non contarci troppo – sarà la finale dei playoff, quella che il due giugno assegnerà il terzo biglietto per la Terra Promessa.

Non è il caso di fare una tragedia, se il secondo posto è scappato con un’altra. Vero che il diario grigiorosso è pieno di occasioni buttate via, ma in fondo è così diverso andare in A in giugno invece che in maggio? Ovviamente no, e allora guardiamo avanti. E anzitutto al partitone del Penzo. Al momento la prognosi grigiorossa è improntata al proverbiale cauto ottimismo. La Cremo è quarta, salvo complicazioni. Una grossa complicazione la squadra di Stroppa se l’è evitata pareggiando a Catanzaro; e adesso una bella complicazione la vuole creare proprio al Venezia, con una vittoria in trasferta – in fondo la specialità della casa – che la porti a ruota della squadra di Vanoli.

Anche un pareggio avrebbe un suo peso specifico, determinato anche dal risultato del Catanzaro che in contemporanea gioca a Pisa. L’altra faccia della partita è quella del Venezia, che a sua volta prova a vincere per accorciare il distacco dal Como, che gioca sabato a Genova la partita più scivolosa del suo finale di campionato, ma dovrà anche stare attento a non perdere per non rimettere sul piatto la testa di serie numero uno del tabellone playoff. Insomma partita senza un copione già scritto. Il Venezia è un pugile che combatte a guardia bassa, puntando a stendere l’avversario anche a costo di rischiare a sua volta di beccarsi qualche doloroso colpo d’incontro. Come le è capitato allo Zini.

La Cremo non potrà contare sulla legge dell’ex, dato che Dennis Johnsen è stato spedito in tribuna dal giudice. Un po’ per l’importanza della partita, ma ancora di più perché si avvicina il tempo delle partite che non si possono sbagliare, il tifoso grigiorosso aspetta con impazienza galoppante che Franco Vazquez dia alla squadra prestazioni all’altezza della sua classe. Finora, inutile girarci intorno, il suo rendimento è il buco nero della stagione. Lui deve essere l’uomo in più della squadra, non l’uomo in meno. Non ha fatto scena muta una volta sola, a Cittadella. Speriamo che respirare di nuovo l’aria del Veneto svegli il suo genio addormentato. La squadra ha bisogno di lui, come di ritrovare i gol del Lider Massimo. Perché, strano a dirsi per una squadra che ha alternato con disinvoltura tre portieri, il problema è farli, i gol. E la medicina è sveltire il gioco, a cominciare da Venezia. Cremo, io Penzo positivo, per favore dammi ragione.

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