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‘L’incantesimo delle civette’ di La Mattina, affresco siciliano

Un ragazzo tra mafia e amore

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

05 Aprile 2016 - 17:34

Un ragazzo tra mafia e amore

Amedeo La Mattina
‘L’incantesimo delle Civette’
e/o
170 pagine, € 15

Estate 1967. Il paese siciliano di Partinico viene sconvolto: Claudia Cardinale, Franco Nero e Damiano Damiani sono arrivati in città. Devono girare le riprese de ‘Il Giorno della Civetta’, libro-simbolo di Leonardo Sciascia. ‘L’incantesimo delle Civette’ di Amedeo La Mattina racconta quello sconvolgimento di una sola estate, che è ad un tempo del paese e del piccolo protagonista, l’adolescente Luca. In una sola estate Luca scopre il significato di due parole: mafia e amore. La prima è quella che si mette in moto per intralciare le riprese; la seconda è quella che l’incontro con la Cardinale scatena nell’animo del protagonista. La Mattina, originario di Partinico, racconta tutto ciò tra nostalgia e commedia, inventando una lingua che a tratti confina con il miglior Camilleri. Nel libro Claudia Cardinale più che essere raccontata viene evocata: per il piccolo protagonista è una sorta di dea della bellezza che, come una civetta, diffonde intorno a sé incanti e incantesimi. Accanto a lei, la Sicilia, quella più autentica, quella che solo un siciliano sa esprimere e che La Mattina coglie in profondità, nelle sue maschere di paese e nei suoi giovani protagonisti adolescenti. È l’estate del 1967, l’anno in cui a Sanremo si suicida Luigi Tenco e in Italia sfondano i Giganti con la loro ‘Proposta’. Ma la Sicilia, si sa, è da sempre un mondo a parte, lontana dall’Italia quanto un’isola da un continente.

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