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Giornata Nazionale del Sollievo

Cremona - L'Orchestra Sinfonico Popolare del Cambonino al Cittanova Domenica

Dirige il maestro Hector Raul Dominguez

Gigi Romani

Email:

lromani@laprovinciadicremona.it

20 Maggio 2014 - 14:32

Cremona - L'Orchestra Sinfonico Popolare del Cambonino al Cittanova Domenica

Palazzo Cittanova
Corso Garibaldi
Domenica 25 maggio
Ore 11

Domenica 25 maggio 2014 si celebrerà la XIII Giornata Nazionale del Sollievo.
L'evento è stato istituito nel 2001 con direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri per "promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione".

Quest’anno si è pensato ad una iniziativa musicale per introdurre il tema della musicoterapia, disciplina di grande valore e di grande utilità nel sollievo dalla sofferenza.
L’Azienda Ospedaliera di Cremona insieme ad all’Associazione Cremonese per la Cura del Dolore ha organizzato il concerto della Orchestra Sinfonico Popolare del Cambonino, diretta dal Maestro Hector Raul Dominguez, preceduto da una piccola introduzione sui temi della giornata.

“Orchestra Sinfonico Popolare del Cambonino”
(OSiPoC)
“Orchestra” nel senso etimologico del termine (“parte del teatro antico sul dinanzi della scena
destinata alle danze e alle evoluzioni dei cori”): più che un organico defnito, quindi, uno spazio aperto dove
fare musica in libertà, un luogo nel quale nulla è deciso in partenza ma, dall’organico al repertorio, tutto si
delinea a partire dalle persone che ne fanno parte; un posto nel quale chiunque voglia suonare assieme ad
altri, senza pregiudizi o preclusioni di alcun tipo, possa farlo liberamente, un'opportunità di mettere assieme
diversi saperi -quello del professionista, quello dello studente, quello dell'amatore- senza alcuna gerarchia né
alcuna preclusione; un'occasione di poter sperimentare nuove vie di comunicazione, sconsacrando e
mettendo alla portata di tutti ciò che tutti hanno il diritto di usufruire: la cultura, l'arte, la musica.
Superare la asimmetria tra “professionista” e “amatore” è possibile a patto che chi professa la musica
la ami e chi la ama venga messo nelle condizioni di professarla. La musica, come il resto della cultura,
dovrebbe far parte del patrimonio comune. Perché questo possa accadere, però, bisogna riappropriarsene,
bisogna riprendersela, riscattarla dai luoghi dove langue o latita per (ri)portarla in spazi aperti e fecondi.
“Sinfonico Popolare”, invece, ha un senso più ironico che flologico. “Popolare” perché la “musica
popolare” non nasce mai tale, ma lo diventa lungo l’avventura della sua ricezione: quasi ogni brano
musicale, purché genuino, originale ed eloquente, può entrare nella memoria collettiva per accompagnare la
vita di ognuno di noi. “Sinfonico Popolare” sta anche a sottolineare, un po' provocatoriamente,
l'abbattimento di ogni confne convenzionale. Così, il repertorio spazia da brani rinascimentali a musica
“leggera” contemporanea, italiana e straniera, passando senza falsi pregiudizi da pezzi cosiddetti “classici” a
quelli considerati “popolari”.

Repertorio
Anouar Brahem, Astrakan Café (1999)
In taberna (da Carmina Burana, CB 196) (s. XII-XIII)
Jacob van Eyck, Daphne (da Der Fluyten Lust-hof (Il giardino delle delizie del flauto), 1644)
Ludwig Strasse 7 (dal II movimento, “Allegretto”, della Sinfonia No 7 in La maggiore op. 92 di
Ludwig van Beethoven) (1812)
Maurice Ravel, Bolero (1928)
Dmitri Shostakovich (1906-1975), “Waltz 2” (dalla Jazz Suite No. 2) (1938)
Steve Reich, Clapping Music (1972)
Erik Satie, Le Tango (da Sports et Divertissements, 1914)
Jacob Gade (con la collaborazione involontaria di Georges Bizet e altri), Jalousie (1925, 1875)
H. Raúl Domínguez, In Si (2014) - Tango (2013)
Simon & Garfunkel, Scarborough Fair/Canticle (1966)
Caetano Veloso, Os Argonautas (1969)
Giorgio Gaber, La libertà (1972)
Fabrizio De André, Volta la carta (1978)
Bis: Domínguez, Scat Round

Augusto Antonioli, sax tenore, flauto traverso
Rosaria Baffa, voce, tastiere
Aldo Barlassina, sax contralto
Fiorella Bottini, voce
Filippo Canesi, voce, percussioni
Marco Cogro, voce
Luigi Coletti, fisarmonica
Alessandra Di Ieso, voce
H. Raúl Domínguez, elaborazioni e concertazione
Gianni Facchetti, basso
Annalisa Ferrari, voce
Ettore Ferrari, regia del suono
Lino Galimberti, chitarra
Giosuè Gamba, basso
Laura Gamba, flauti dritti
Simona Latella, violoncello
Marina Lazzari, voce
Angela Lepore, Pianoforte, Tastiere e voce
Antonella Li Causi, violino
Anna Mosconi, violoncello
Marta Pegorini, chitarra
Monica Pizzigoni, pianoforte, tastiere e voce
Alvaro Porrati, voce
Gabriele Riccucci, violoncello
Giuseppe Riccucci, trombe e flicorni
Giuseppe Rozzi, violino
Elsa Scarinzi, voce
Emilia Sordi, chitarra
Ottavia Vedani, voce
Mario Vescovi, chitarra
Pietro Zappalà, violino
Maria Antonietta Zucchi, voce

 

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