A Crema sarà eccezionalmente aperto al pubblico Palazzo Terni De’ Gregorj Portapuglia Bondenti. Sono proposti due percorsi: dal porticato al piano rialzato dell’Ala Bondenti: visita di quattro sale oggetto di recentissimi lavori di restauro conservativo; dallo scalone al piano nobile per la visita della Biblioteca e della Cappella. Elegante e imponente palazzo in stile barocchetto della prima metà del Settecento, il palazzo ha due maestosi portali d’ingresso in pietra con grandi conchiglie, capitelli a fogliami e festoni di fiori. L’edificio, in cotto a vista, ha una struttura complessa: due ali sono rivolte verso una piazzetta e sono collegate da un corpo arretrato, così da formare una corte, chiusa da un’alta muraglia con quattro statue di elegante fattura. A Cremona, si potrà ammirare il palazzo Ala Ponzone,
di corso Vittorio Emanuele
II (oggi sede dell’Anagrafe
e di altri uffici comunali)
di corso Vittorio EmanueleII (oggi sede dell’Anagrafee di altri uffici comunali). Opera neoclassica di Carlo Visioli della prima metà dell’Ottocento commissionata dal Marchese Giuseppe Sigismondo Ala Ponzone, il palazzo era una vera e propria casa museo. Alla morte del marchese, le collezioni furono aperte al pubblico e poi trasferite presso palazzo Affaitati nel 1927, a formare il nucleo centrale del museo civico di Cremona. Negli anni successivi il palazzo divenne sede del partito fascista. Sempre a Cremona saranno aperti la sacrestia e il refettorio di San Pietro al Po.La sagrestia della chiesa progettata da Francesco Dattaro si connota per l’affresco raffigurante Il profeta Elia sul carro del sole di Antonio Campi che rimanda a soluzioni profane adottate da Giulio Romano in Palazzo Te a Mantova. L’opera, recentemente restaurata, esprime la notevole capacità illusionistica del Campi. Sulle pareti sono collocate opere poco note dedicate alla Vergine. Nell’ex refettorio si trova la Moltiplicazione dei pani e dei pesci eseguita da Bernardino Gatti il Soiaro.
A Cremona sarà possibile visitare anche le parti ‘nascoste’ della chiesa di San Pietro al Po, la cui sagrestia custodisce Il profeta Elia sul carro del sole di Antonio Campi e il cui refettorio è abbellito dalla Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Bernardino Gatti detto il Soiaro. In realtà la chiesa è di origine medievale, come testimoniano le statue di scuola antelamica ritrovate alcuni anni fa durante un restauro. «Sarebbe opportuno— ha ammesso don Bonazzi —, con il consenso del parroco e della Soprintendenza, poterle esporre in Battistero, dove potrebbero essere ammirate da tutti».
Le visite sono a ingresso libero (ma un’offerta, anche piccola, sarebbe opportuna: il Fai vive di questi contributi e li utilizza per la tutela del nostro patrimonio culturale)