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CALCIO SERIE A

Lordkipanidze vola: «Sogno realizzato»

Due anni fa il capitano della Primavera puntava all’esordio allo Zini: «Ringrazio allenatore, direttore, staff e tutti quelli che credono in me»

Ivan Ghigi

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ighigi@laprovinciacr.it

23 Ottobre 2025 - 09:58

Lordkipanidze vola: «Sogno realizzato»

Mister Davide Nicola e Dachi Lordkipanidze

CREMONA - Due anni fa, nei panni di capitano della Primavera, diceva che il suo sogno era di esordire in prima squadra allo stadio Zini. Ha dovuto aspettare qualche mese, ma ora quel sogno lo ha realizzato.

Per arrivarci, prima il centrocampista Dachi Lordkipanidze (classe 2005 e un contratto fino al 2027) ha vinto il campionato portando la squadra Under 19 in Primavera 1 e adesso si diverte a essere il giocatore più giovane nella rosa di Davide Nicola. Il quale non l’ha mai lasciato solo un momento: lo ha sempre convocato nelle sette partite di Serie A, fino a concedergli mezzora in campo contro l’Udinese.

Un esordio che premia gli sforzi compiuti dal settore giovanile grigiorosso, che ha accolto il giocatore georgiano nell’estate 2019.

Lui aveva cominciato all’Atalanta, che però lo aveva escluso. Era ripartito dal vivaio di Villa Carcina prima della chiamata in grigiorosso e l’esordio con la squadra Under 15. In sei anni, Lordkipanidze è passato dai Giovanissimi alla Serie A.

A Cremona lo avevano allenato Papalato, quindi Morlacchi e infine Belingheri, che nell’Under 17 gli aveva affidato anche la fascia di capitano. Quella che ha indossato orgogliosamente pure in Primavera sotto la guida di Elia Pavesi.

In via Postumia, Lordkipanidze ha saputo cogliere quella che è stata a tutti gli effetti una seconda chance, che gli ha permesso di farsi notare anche dalle nazionali giovanili del suo Paese.

«Calcisticamente parlando — ha commentato Lordkipanidze — qui alla Cremonese ho trovato tutto. La società e questa maglia rappresentano moltissimo per me: sono arrivato al Centro Sportivo che ero ancora un ragazzino e qui sono cresciuto sia come calciatore, sia come persona. Per questo voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di esordire in Serie A: mister, direttore, staff e anche tutti coloro che in questi anni hanno creduto in me. Sono consapevole di aver fatto ancora nulla, però, mi sento di poter dire a tutti i ragazzi che quotidianamente come me vivono il Centro Sportivo di credere sempre nei propri obiettivi, perché qui c’è un progetto serio».

Il georgiano rappresenta un esempio per gli altri ragazzi del vivaio, ma è solo l’ultimo dei talenti esplosi a Cremona. Ha esordito in Serie A, a casa sua, mentre tanti suoi compagni si stanno facendo le ossa altrove.

Ad eccezione di Della Rovere passato all’Under 23 del Bayern Monaco, Triacca gioca a Trento, Pessolani e Dore alla Pergolettese, Nahrudnyy all’Ospitaletto, Gabbiani alla Giana e Stuckler al Vicenza.

Quello che rende doppiamente orgoglioso Lordkipanidze è il fatto di aver esordito con la maglia della società alla quale deve molto e alla quale è legatissimo.

Che reazione ha avuto quando Nicola ha comunicato che era il momento di scendere in campo?

«In realtà ero abbastanza tranquillo e molto concentrato. Il mister mi aveva anticipato che avrei potuto fare il mio ingresso durante la partita, quindi già nello spogliatoio ho badato a restare sul pezzo per farmi trovare pronto. L’emozione è arrivata solo alla fine, quando ho realizzato di aver coronato un sogno: debuttare allo Zini con la maglia della Cremo. È stato davvero incredibile. L’esordio in A è un pezzo fondamentale di questo mio lungo percorso in grigiorosso».

Un costante lavoro iniziato la scorsa estate assieme ad altri ragazzi, ma alla fine nel progetto tecnico la Cremonese ha tenuto il baby capitano.

Sorpreso che l’esordio sia arrivato già alla settima giornata?

«Sinceramente non pensavo di esordire così presto. Anche per questo motivo considero davvero enorme l’opportunità che ha voluto concedermi il mister. Sento la sua fiducia e questo conta moltissimo per il mio percorso di crescita».

La prima presenza in Serie A potrà avere solo risvolti positivi nel curriculum di Lordkipanidze, che recentemente ha indossato ancora i colori della Georgia.

Il mediano parla di lungo percorso in grigiorosso, ma due anni fa non aveva nascosto che gli piace molto anche la Premier League e il Liverpool in particolare. Poi si sa: dovesse arrivare anche la chiamata nella nazionale maggiore sarebbe il top.

Intanto gli impegni e le esperienze internazionali possono solo aiutarlo a crescere ulteriormente.

«Anche la Nazionale è fondamentale per crescere: basti pensare che con l’Under 21 posso competere per la qualificazione agli Europei di categoria».

Con la maglia grigiorossa Lordkipanidze ha indossato tanti numeri: l’8, poi il 21 in Primavera, mentre in prima squadra quest’anno ha scelto il 48.

«Non c’è una ragione particolare. Ma sicuramente a questo numero ora mi lega un ricordo indelebile».

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