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BASKET: PICK AND ROLL

Vanoli ‘emozionata’ ma dalle mille risorse. Ferraroni: il bicchiere adesso è mezzo pieno

Con la Dinamo Sassari due punti fondamentali per i ragazzi di coach Brotto. Dopo i due test ravvicinati, la squadra di Bechi mostra segnali di crescita e ora guarda con fiducia alla sfida casalinga contro la Fortitudo Bologna

Daniele Duchi

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14 Ottobre 2025 - 09:53

Vanoli ‘emozionata’ ma dalle mille risorse. Ferraroni: il bicchiere adesso  è mezzo pieno

Sasha Grant e Aljami Durham della Vanoli. A destra Matias Bortolin nuovo acquisto della JuVi

CREMONA - Che brutti scherzi fa, dal punto di vista mentale e della pressione, la prima partita da disputare di fronte ai propri tifosi. Insieme ai tuoi compagni di squadra, scendi in campo con quella voglia pazzesca di far vedere quanto sei in grado di fare, di mettere in mostra le tue qualità, di dimostrare che puoi battere gli avversari e, nel nostro caso, conquistare i primi due punti della stagione. Ma, eh sì c’è un ma, di fronte hai sempre un contendente che le tue stesse pressioni psicologiche non le ha, giocando fuori casa e potendo calcare il parquet con maggiore libertà mentale. Qualunque cosa si pensi, la Vanoli domenica ha vinto una delle partite più difficili dell’intero campionato, seppur neonato, iniziando con il freno a mano tirato per tutto quanto detto sopra, contro un Banco di Sardegna Sassari che a sua volta aveva già ciccato inaspettatamente la gara casalinga di sette giorni prima con Varese e che voleva inevitabilmente e immediatamente rifarsi.


I ragazzi del Gigi da Cittadella, con il motto fortitudo mea in brachio griffato da un bel po’ su ogni parte del corpo, hanno così fatto una fatica pazzesca (anche rispetto alla gara con Venezia) a sistemarsi sul parquet, a trovare le giuste correzioni difensive e la via del canestro in attacco, in un primo quarto caratterizzato dal festival dell’errore, fortunatamente anche da parte dei giocatori isolani. Un parziale da 9-13 in dieci minuti si fatica a vederlo oggi anche nel campionato Esordienti, ma – ripeto – va tenuto conto di tutto quello che questa prima volta al PalaRadi significava, per di più contro una Sassari che possiamo ritenere (almeno per ora) sullo stesso piano della Vanoli e di tante altre che sono a caccia della riconferma nella categoria. La gara si è poi accesa nel secondo parziale, chiuso 25 a 24 a favore dei padroni di casa, ma la svolta potenzialmente deflagrante (negativamente per la Vanoli) è arrivata dopo l’intervallo lungo, con Sassari che ha approfittato del blackout cremonese per raggiungere il massimo vantaggio (39-54) al minuto 26, con un tramortente 5-17 in menchenonsidica.


La Vanoli è sembrata incapace di frenare le incursioni dei vari Buie, Beliauskas e del centro McGlynn, e molti davano i biancoblù di casa ormai spacciati. Eppure la squadra di quest’anno, molto giovane ma già ben affiatata, ha una caratteristica che non trovi in tutte le squadre: ha determinazione, cuore, non si arrende mai; a dare la carica ci hanno pensato guarda caso i tre confermati Chris Burns, TJ Jones e il killer silenzioso Payton Willis, supportati da un mai domo Davide Casarin; rientrata in gara, nella Vanoli sono stati spazzati via tutti i patemi della prima parte di match, la squadra si è finalmente sbloccata, anche Al Durham ha contribuito in attacco mentre in difesa Sasha Grant, Gio Veronesi e Ike Anigbogu hanno chiuso la saracinesca dell’area pitturata. Nei decisivi minuti finali l’esperienza del capitano Burns ha fatto tutta la differenza del mondo e la Vanoli è riuscita a conquistare meritatamente la posta in palio.


Una squadra, quella di un felicissimo patron Aldo Vanoli, che ha ancora ampi margini di miglioramento, che deve ancora sciogliersi al meglio in attacco e che sicuramente deve fare sforzi ulteriori per inserire nella manovra l’ala Ousmane Ndiaye, stavolta meno coinvolto rispetto alla gara con Venezia. Stesso discorso per Air Ike Anigbogu, che nel corso della gara ha tentato una sola azione d’attacco in area avversaria, mentre dovrebbe essere più convinto dei propri mezzi atletici e tecnici.
Ora per la Vanoli è in calendario, lunedì prossimo alle 20 al PalaDozza di Bologna, la proibitiva trasferta sul campo della Virtus Olidata, attesa in settimana dal doppio impegno (mercoledì e venerdì) in EuroLega. Perché non provare l’impresa? Non si sa mai.

FERRARONI JUVI, UNA SETTIMANA TRA RIMPIANTI E RISCATTO

Una sconfitta forse evitabile con Avellino nel turno infrasettimanale al PalaRadi, un successo al fotofinish e con il minimo scarto domenica in trasferta a Roseto. La Ferraroni JuVi chiude la settimana con il doppio impegno con un bilancio positivo avendo mosso la classifica, ma anche con qualche punta di rammarico perché la gestione degli ultimissimi minuti del match casalingo con i Lupi irpini potevano e dovevano essere gestiti con maggiore attenzione e determinazione. Il punteggio finale infatti (68-78) non dà il senso di un risultato che a 2’ dal termine vedeva i padroni di casa sotto di un punto, e con Travis McConico che a 52” dalla sirena conclusiva ha sciupato, sebbene non fosse non marcato, la più facile delle entrate che avrebbe significato, se realizzata, il possibile 70-71. La dura legge dello sport, in particolare della pallacanestro, dice che a canestro sbagliato segue sempre la punizione da parte degli avversari (bomba di Jurkatamm).


Quella energia positiva mancata nel finale del PalaRadi è invece esplosa in tutta la sua irruenza nei 10’ dell’ultimo quarto a Roseto (parziale a favore degli oroamaranto di 26-16) nel quale la squadra di Bechi ha trovato la forza per rivoltare un match che a un certo punto (79-68 per Roseto al 31’) sembrava perso. A quel punto la difesa ospite si è fatta aggressiva e arcigna, i giocatori locali hanno smesso di trovare con continuità il canestro mentre Billy Garrett e Alessandro Panni sono diventati trascinatori, rimediando anche a qualche errore di troppo commesso da McConico (fallo tecnico preso sul punteggio di 78-81 e qualche libero fallito in un momento importantissimo). Sotto i tabelloni Vittorio Bartoli è diventato ostacolo insormontabile, mentre è stato il capitano Panni a segnare la preziosa tripla del primo sorpasso (90-89), mentre Garrett dalla lunetta è stato implacabile. Giustamente coach Bechi si è lamentato del fatto che negli ultimi 30” a Roseto sono stati concessi dai suoi ragazzi tre tiri e due rimbalzi offensivi, ma alla fine è stato Edo Del Cadia a strappare il rimbalzo che ha permesso alla Ferraroni di centrare il successo. Delle due ultime prestazioni rimangono delle ottime sensazioni per la crescita esponenziale di Garrett a livello realizzativo e l’esuberanza di un Alessandro Panni che diventa determinante con le sue giocate d’esperienza. Una gran bella impressione sta facendo Bartoli, l’unico lungo di ruolo ad avere giocato sin qui con continuità (ecco spiegato il motivo della firma di Bortolin), anche se Del Cadia in riva all’Adriatico è stato prezioso.


Questa settimana la Ferraroni può concentrarsi sul prossimo impegno (domenica alle 18 al PalaRadi) che la vedrà affrontare la Fortitudo Bologna di Caja, formazione forte ed esperta che nell’ultimo turno però è stata superata a domicilio da Pesaro. Un match complicato per i cremonesi, ma che Panni (grande ex) e soci vorranno vincere.

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