L'ANALISI
24 Maggio 2025 - 13:29
Giovanni Stroppa
CREMONA - «Abbiamo un risultato solo e cercheremo di portarlo a casa». Giovanni Stroppa lo dice senza mezzi termini, ma è la verità. La Cremonese ha una sola via per qualificarsi alla finale playoff che si sta già scaldando oltremodo sulla sponda campana, in cui si grida allo scandalo per i presunti cartellini ‘risparmiati’ ai giocatori nel turno di mercoledì scorso. Un modo per richiamare l’attenzione sull’arbitraggio a cui si chiede maggiore rispetto. Sull’argomento Stroppa ha la risposta pronta.
«Stiano sereni che l’arbitro sarà all’altezza della situazione, però il teatro si va a fare da un’altra parte, qua, a certi livelli bisogna imparare a essere professionisti. Anche io spero che l’arbitro e il quarto uomo siano all’altezza per fare rispettare regolamento, perché strategicamente non è possibile che qualcuno dalla panchina sia sempre in campo a protestare».
A causa del risultato dell’andata, per la Cremonese si tratterà di una gara secca contro una squadra che ha gamba e velocità sulle fasce. C’è da aspettarsi ancora lo stesso atteggiamento visto all’andata o più conservativo da parte della Juve Stabia?
«Non so cosa farà. A Castellammare ho visto una squadra pronta a lottare su ogni pallone e noi dovremo fare lo stesso. Vediamo cosa accadrà ma ho in testa che nel secondo tempo, quando abbiamo cominciato a giocare come sappiamo potevamo fare bene. Il primo tempo invece è stato caratterizzato da palle sporche e non dal nostro gioco e non siamo scesi in campo per quello che si poteva fare. Questa semifinale si gioca su due gare: nel primo tempo giocato là siamo andati sotto, adesso abbiamo il secondo tempo allo Zini per rimontare».
Nel primo tempo la Cremonese ha tenuto i due attaccanti isolati dal gruppo, mentre nella ripresa avete attaccato con più uomini.
«Abbiamo sbagliato l’interpretazione della gara. Abbiamo voluto giocare lunghi come loro e senza giocare a calcio, ma indipendentemente dalle qualità del palleggio la differenza la fa l’atteggiamento. Puoi avere meno qualità ma non puoi sbagliare l’atteggiamento e la cattiveria. Tra primo e secondo tempo ho visto due Cremonese diverse perché è cambiata la voglia di stare in campo e quella è la base sulla quale partire».
Nella ripresa si è visto più palleggio con Vazquez, Johnsen e Bonazzoli insieme. Può essere un’idea vedere Vazquez e Johnsen insieme?
«Mi stuzzica qualsiasi idea, l'importante è mettere i giocatori più pronti in campo. Al massimo per motivi di strategia si può ragionare sui cambi da tenersi a gara in corso, ma questa squadra può fare tutto, sta a me scegliere gli uomini migliori. Per quanto riguarda la Juve Stabia ribadisco che il primo tempo lo abbiamo regalato e dobbiamo essere più bravi in certe situazioni».
Come sta la squadra in generale? Assenze?
«Facciamo la conta domenica mattina, non mi sbilancio. Però qualcuno possiamo recuperarlo: ho convocato tutti ma solo al mattino vedremo cosa succederà. In alcuni casi conta anche la volontà di volerci essere, perché c’è bisogno di testa».
De Luca ha sofferto contro la marcatura di Peda, mentre Johnsen non ha dato riferimenti. Potrebbe partire Bonazzoli che si muove di più sul fronte offensivo?
«Non lo so, ma è un dubbio che mi porto dietro. Abbiamo chiuso la gara di andata con certe caratteristiche e abbiamo chiaro in testa cosa dovremo fare, ma non è ancora deciso chi partirà subito e chi entra dopo. La reazione c’è stata con una certa squadra, però il risultato poteva essere diverso già partendo dal rigore. So solo che sarà un’altra storia».
Vazquez ha acceso la lampadina e ha dato spinta e qualità. Poteva entrare prima del rigore?
«Col senno di poi è facile giudicare, ma non posso cambiare un giocatore solo per fargli calciare il rigore. In quei casi conta l’aspetto emotivo, se sei sicuro di fare una cosa la tecnica non conta nulla. Non potevamo sapere che quel rigore lo avrebbe sbagliato, ma De Luca ha sempre mostrato personalità e calcerà ancora lui se avremo un altro rigore».
Quanto siete carichi voi e quanto conta avere lo Zini pieno?
«Ho parlato ai tifosi presenti mercoledì sera a Castellammare e ho espresso il mio desiderio di vedere uno Zini pieno e caldo che alla fine farà i conti come noi, ma dall’inizio alla fine vorrei sostegno, voglio che i giocatori sentano il calore del tifo e il volume. Mi aspetto che da fuori ci sia tanta convinzione ma non ho dubbi che ci sarà grande passione».
Pickel sarà premiato con la maglia per le 100 presenze. Caratterialmente è un giocatore importante in queste sfide. Ci sarà?
«E’ disponibile, ha svolto due allenamenti, la botta si è riassorbita e sarà pronto».
Sarà necessario mantenere i nervi saldi e non reagire alle provocazioni?
«Siamo pronti a tutto, a un ambiente difficile. Ho fatto i complimenti al pubblico stabiese e per me non ci sono problemi perché è bello che sia così. Le difficoltà delle provocazioni ci stanno e guai se non ci fossero, ma noi dovremo stare sereni e tranquilli e pensare al risultato finale, ci sono anche gli arbitri che cureranno la regolarità del match».
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