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BASKET: PICK & ROLL

Vanoli perfetta, non lascia scampo. Juvi bella, ma perdente

Contro Treviso una prestazione pazzesca: la squadra di Brotto ora ci crede. Ferraroni ko in volata a Torino: per evitare i playout servono cinque giornate ad alta intensità

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

01 Aprile 2025 - 10:11

Vanoli perfetta, non lascia scampo. Juvi bella, ma perdente

Stefan Nikolic appoggia a canestro contro Treviso. A fianco, Eddy Polanco prima di un libero sul campo di Torino

CREMONA - Vittoria doveva essere, vittoria è stata per la Vanoli padrona del match con Treviso dal primo all’ultimo secondo. Una prestazione convincente, determinata, fondata sulla partecipazione di tutti i giocatori chiamati sul parquet da coach Gigi Brotto, stavolta tornato all’antica ovvero quando gli allenatori – in determinate occasioni importanti – limitavano le rotazioni e si affidavano agli uomini più in forma in quel momento.


Nel match contro Treviso, dalla valenza fondamentale per la salvezza, Gigi ha come sempre voluto coinvolgere buona parte dei suoi giocatori, ma in corso d’opera ha deciso di limitare le rotazioni a nove; quintetto iniziale con Davis, Willis, Nikolic, Burns e Owens, mentre a gara in corso sono subentrati Lacey, Christon, Zampini e Poser. L’impatto della Vanoli è stato quello che ci si aspettava e quello che doveva essere, ovvero far capire sin dai secondi iniziali alla squadra ospite (già tranquilla dopo il successo su Varese di sette giorni prima e con il play titolare Bowman ai box in attesa della nascita del figlio) che al PalaRadi non esisteva possibilità di passare.

È piaciuto, e tanto, l’intero contesto, dalla squadra in campo all’apporto del pubblico sugli spalti. Tutto è girato alla perfezione, con l’orchestra biancoblù a eseguire la marcia sulla spinta del direttore Corey Davis, sempre più una certezza. Il quintetto si è mosso con autorità sulle due parti del campo, a iniziare dalla difesa nei confronti dei terminali offensivi trevigiani più pericolosi (Olisevicius, Caroline, Macura, Harrison, Paulicap) per poi volare in attacco, spesso con azioni molto spettacolari oltre che performanti. Se Nikolic ha dominato il match grazie a tecnica e fisicità (e con l’apporto dei compagni), ritoccando il suo career high in serie A (25 punti), dal canto suo Willis ha mostrato come si gioca per la squadra senza forzare le conclusioni, mettendosi però in proprio (pazzesca la tripla del più 12 a 2’28 dal termine) quando la situazione lo richiedeva.

Così come prosegue la crescita di Christon, giocatore dall’alto valore tecnico, anche lui decisivo pur limitando molto le conclusioni e mettendosi al servizio del collettivo. Concedetemi poi di sottolineare la prova del 39enne (a settembre saranno 40 primavere) Christian Charles Burns, atleta dall’intelligenza cestistica sopraffina, dall’alto della sua lunga e grandiosa carriera; nei 23 minuti in campo contro Treviso, l’ala-pivot di Trenton (naturalizzato italiano) ha segnato 5 punti (una tripla e una schiacciata), catturato 5 rimbalzi ma soprattutto ha consegnato 6 assist – uno più bello dell’altro - ai compagni, dispensando lezione di pallacanestro. Un ragazzo per bene Chris, giocatore che fa innamorare chi ha la  palla a spicchi che scorre nelle vene; una presenza importantissima a prescindere delle statistiche.


Una grande vittoria di squadra quella su Treviso, tutti hanno dato un decisivo contributo alla causa; successo che permette alla Vanoli di salire a quota 14 e staccare le ultime due posizioni in classifica (Scafati 12, Pistoia 10), con la possibilità di affrontare i prossimi impegni con maggiore serenità. A partire dalla trasferta di domenica prossima all’Itelyum Arena di Varese (ore 18.15) per lo scontro diretto con la Openjobmetis. I prealpini arrivano dal successo casalingo contro Scafati, trascinati da Hands, autore di 42 punti e 9 triple, e dal pubblico di casa, deluso per la stagione ma sempre al fianco della squadra.

La Vanoli, vittoriosa all’andata con 18 punti di scarto, dovrà essere in grado di limitare il potenziale offensivo dei varesini grazie a una difesa super; un eventuale successo segnerebbe, e non poco, il cammino biancoblù verso la permanenza nella categoria, salvezza ancora tutta da conquistare. Per quanto riguarda le dirette concorrenti, nel turno numero 25 di regular season Scafati sarà di scena sabato sera a Trento, Pistoia ospiterà Sassari mentre Napoli farà visita a Trieste.

SERIE A2

L’ennesimo finale di gara perso negli ultimi decisivi secondi è, purtroppo, il triste leit motiv di questa negativa – in fatto di risultati ottenuti sul campo - stagione agonistica della JuVi Ferraroni. A Torino, contro una formazione che sta sicuramente vivendo un’ottima condizione di forma ma che ha comunque dimostrato di essere ugualmente vulnerabile, la squadra di coach Luca Bechi ha confermato di aver perso in toto la capacità di mordere, di aggredire match e avversari.

Solo qualche settimana fa la JuVi era al quindicesimo posto e sembrava poter gestire la salvezza diretta; poi però, dopo il blitz a Orzinuovi, il -1 a Cividale (altra partita gettata al vento) e il successo interno su Cento (25° turno di serie A2) è arrivato il pericoloso tracollo, iniziato a Piacenza sul campo del fanalino di coda e concluso (per ora) a Torino. Otto gare con il solo successo interno nei confronti di Nardò, decisamente troppo poco per una formazione che vuole e deve conquistare la permanenza nella categoria, ma che invece a volte sembra non essere in grado di lottare per tale obiettivo minimo.

Si sapeva, è vero, che questa sarebbe stata una stagione alquanto difficile, irta di ostacoli a ogni angolo; nemmeno il mercato di riparazione, sempre complicatissimo a stagione in corso, ha risolto le problematiche di una squadra poco bilanciata, anche se Washington sta trovando la strada giusta. Eppure le possibilità per arrivare alla salvezza diretta ci sono state, ma – almeno sino a qui - non sono state colte e, pur riconoscendo a Bechi grandi capacità tecniche, non sempre la gestione del gruppo in campo è sembrata centrata.

Ma lui è l’allenatore, lui conosce le dinamiche più intime del gruppo e di questo ci si deve fidare. Anche perché, al termine della stagione regolare mancano cinque match, tre dei quali da disputare tra le mura amiche e analizzando il calendario non tutto è perduto. Il distacco dal 15° posto, sul quale siede Cento (che però ha perso il faro Carlos Delfino, fermatosi nei giorni scorsi – in accordo col club - a causa dei continui problemi fisici), è di 4 punti – 26 Cento, 22 JuVi Ferraroni -, gap che dando uno sguardo agli ultimi impegni potrebbe essere anche recuperabile, tenendo conto che nello scontro diretto – meno 1 all’andata, più 9 al ritorno - la formazione cremonese è in vantaggio rispetto a quella romagnola e basterebbe raggiungerla per, in realtà, superarla.

Ovviamente va tenuto conto anche del percorso di Livorno e Vigevano, appaiate in questo momento alla JuVi Ferraroni a quota 22; se con i pavesi Polanco e compagni vantano il 2-0 nei confronti diretti, con Livorno pesa come un macigno il -17 subito nella gara di andata, ma sabato 12 aprile (ore 20) è in calendario l’importantissima sfida di ritorno al PalaRadi. Insomma, la situazione è decisamente complicata ma non del tutto compromessa; sta ai giocatori gigliati far girare positivamente la situazione in questo finale di stagione regolare, cercando di evitare le montagne russe dei playout.

Questa settimana è previsto un doppio impegno, ad iniziare giovedì 3 (ore 20.30) dal recupero proibitivo (ma i pronostici sono fatti per essere ribaltati) del match di Rimini, nella tana della seconda forza del campionato. Domenica, poi, si torna in campo a Cremona (ore 18) per la sfida alla Carpegna Prosciutto Pesaro, primo atto di un doppio impegno consecutivo tra le mura amiche che, allo stato attuale, riveste una pagina fondamentale per il tentativo di rimonta in graduatoria da parte dei ragazzi del presidente Enrico Ferraroni. Sulla carta la possibilità di riagganciare Cento è fattibile, sta ora ai giocatori di Bechi dimostrare di poter e voler raggiungere l’obiettivo

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