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BASKET SERIE A

Vanoli: 'Con Bologna anche più affamati'

Coach Cavina cerca di carica i biancoblù in vista del match con la Virtus

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2024 - 19:10

Cavina: 'Serve una Vanoli cattiva da subito'

Coach Demis Cavina

CREMONA - «Giocare una partita così importante dopo la vittoria di Napoli ci dà ancora più motivazioni». Le parole sono di coach Demis Cavina che domani con la sua Vanoli affronterà la Virtus Bologna ancora imbattuta in campionato e reduce dal primo successo in Eurolega contro il Partizan.

Su cosa lavorare?
«L’aspetto difensivo sarà quello più importante per noi per cercare di contrastare il loro atletismo e la loro stazza fisica. Anche se il margine di miglioramento più grande su cui lavorare è l’attacco. Abbiamo insistito molto su questo aspetto in settimana. Come a Napoli dovremo cercare di correre molto, contro una formazione che gioca insieme da tanto e che ha grande esperienza. Dobbiamo fare una partita perfetta».

Arriverà una Virtus in gas dopo il successo in Eurolega?
«Parliamo di due competizioni diverse. È ovvio che il livello agonistico sia differente, con Partizan hanno giocato una gara di sostanza e atletismo. Ma non c’era bisogno di certificare le loro qualità. Abbiamo seguito la gara e preso qualche appunto in più».

Come è stata la prima settimana dopo una vittoria?
«È stata diversa, anche perché due delle tre sconfitte non sono state proprio ‘normali’... e l’aspetto emotivo era stato un po’ minato dalla delusione. Dopo Napoli abbiamo tirato un sospiro di sollievo. In settimana l’abbiamo lavorato bene come al solito, ma con un pizzico in più di leggerezza che non fa mia male».

Contro la Gevi un successo, anche mentale, di tutto il gruppo.
«A Napoli c’è stata una bella risposta. Avevamo giocato con carattere anche nelle gare precedenti però. A differenza delle altre gare abbiamo avuto più precisione (soprattutto in attacco) e non abbiamo commesso errori e l’ho apprezzato tantissimo. C’è stata grande lucidità nel finale, purtroppo l’esperienza te la fai sul campo e non la puoi comprare al mercato. Sono certo che dagli errori commessi si riescano a trarre delle ottime lezioni per il futuro».

La vicenda Mannion corteggiato da Milano riapre il problema del mercato aperto tutto l’anno. Non sarebbe ora di mettere delle finestre per le trattative?
«Le regole sono uguali per tutti in questo senso. Personalmente non mi piace il modus operandi, ma oggettivamente lo possono fare tutte le squadre. Anche se quello che mi infastidisce di più sono le voci di mercato, quasi sempre poco verificate. Il rischio è quello di creare malumori. In questo senso regolamentare le trattative in un periodo specifico aiuterebbe».

Come sta la squadra? Poser ha recuperato?
«Abbiamo qualche acciacco che vedremo di gestire. Poser ha un fastidio muscolare, lo stiamo tenendo sotto controllo e decideremo se e quanto utilizzarlo poco prima della partita».

Da bolognese sfiderà Bologna. Una zona che in questo momento sta vivendo un periodo difficile.
«Sono due anni che in Emilia Romagna capitano situazioni diciamo particolari. Non è un momento facile e un pensiero va alle persone che in questi anni hanno avuto dei problemi a causa delle alluvioni. Casa mia è a Castel San Pietro e siamo leggermente in collina e quindi da questo punto di vista non siamo toccati tantissimo. Ma ho tanti amici che sono in difficoltà. Il cambiamento climatico senza dubbio influisce ma credo che serva fare qualcosa in più per evitare questo tipo di problemi che rischiano di essere sempre più frequenti».

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