Vanoli: chiamatelo ‘chill’ Jones

CREMONA - «La mia vita è molto ‘chill’». In italiano vorrebbe dire tranquillo, sereno, senza patemi d’animo. Lo dicono i ragazzi di oggi anche da noi, lo ripete più volte l’americano Tajion Jones (classe 1999) della Vanoli in quella che è la sua lingua. «L’italiano? Difficile attualmente. Vediamo da qui alla fine della stagione...». Sabato sera è stato l’eroe della gara vinta contro Napoli al PalaBarbuto con 29 punti.

È il suo record?
«No. Da quando sono professionista ho raggiunto anche quota trenta...».

Tirare 8 su 11 da tre punti non è male...
«Mi è già capitato altre volte di segnare 8 triple in una gara. Sono un tiratore, a volte serve quel pizzico di fortuna in più. Diciamo che al di là di tutto contava soprattutto vincere dopo tre sconfitte. Mi piace tirare e se i miei canestri sono utili per portare a casa i due punti meglio».

Come ci si sente in quei momenti?
«Quando sono in campo mi guida l’istinto. A Napoli ho trovato il canestro in fretta e poi non ho più pensato troppo. Quando avevo la palla giusta ho tirato. Funziona così, non puoi calcolare tutto».

Cosa è cambiato rispetto alle prime gare?
«Sostanzialmente nulla. Abbiamo sempre lavorato bene durante la settimana. La sconfitta contro Pistoia ci ha insegnato molto, questa volta a Napoli nel finale abbiamo tenuto i nervi saldi e non abbiamo commesso errori. La difesa è il nostro marchio di fabbrica, serviva solo essere più lucidi negli ultimi minuti di gara».

Che tipo è Tajion?
«Chill. Sono una persona tranquilla, mi piace stare a casa, ascoltare la musica. Non esco molto, quando lo faccio vado al centro commerciale. Abito in centro a Cremona ma ci sono andato poco. Quando ho un po’ di tempo libero lo passo giocando ai videogame e chiamando casa».

Pasta o hamburger?
«A un ottimo hamburger non dico mai di no... La pasta mi piace parecchio ma faccio fatica a scegliere. Amo il sugo al pomodoro».

Si taglierebbe i capelli a patto di?
«Non me li taglierei... Non ci sono baratti... Prima di arrivare a Cremona gli ho dato una spuntatina. Sono molti anni che li tengo lunghi e davvero non ho nessuna intenzione di tagliarli».

Per che squadra Nba fa il tifo?
«Simpatizzo per i Chicago Bulls per la storia che hanno. In realtà mi piace seguire i giocatori e vedere delle grandi giocate».

Allen Iverson o Stephen Curry?
«Come faccio a scegliere? Sono due giocatori che hanno segnato un’epoca e capaci di fare cose incredibili».

Shaquille O’Neal o Anthony Davis?
«In questo caso dico Shaq che può vantare quattro titoli Nba».

Michael Jordan o LeBron James?
«Questa è difficile. Dico MJ perchè è il simbolo della pallacanestro, ma LeBron è il giocatore che ha segnato i miei tempi. Entrambi sono stati i giocatori più rappresentativi del nostro sport».

Cosa le manca di casa?
«La mia famiglia, la possibilità di passare insieme i momenti più belli come i compleanni e le occasioni speciali. Qualche cibo particolare come il peperoncino Chipotle e quei due o tre posti dove andare a mangiare. Questi ristoranti con menù molto grandi delle mie parti dove ci si ritrova tra amici. Dove si respira aria di casa».

Chi è il più divertente nello spogliatoio?
«Senza dubbio Tariq Owens e subito dopo Phil Booth. Ma in generale c’è un bel clima. Quando restiamo da soli nello spogliatoio facciamo un bel po’ di casino».

La cosa più divertente?
«Vedere Owens che balla in doccia...».

Qual è l’obiettivo stagionale di Jones?
«Facile, lo dico con serenità: vincere più partite possibile segnando tanti punti. Poi alla fine della stagione faremo i conti e capiremo che posizione ci siamo guadagnati».

Adesso che vi siete sbloccati, dove può arrivare la Vanoli?
«Non sono uno scommettitore. Non ci prendo nei pronostici».

Superstizioso?
«No. Sono sempre tranquillo e prendo quello che viene».

Tra poco sarà Halloween. Si vestirà?
«Questa volta no. Al massimo solo una maschera...».

Kamala Harris o Donald Trump?
«Non sono interessato alla politica».

Prima vittoria per la Vanoli

Successo a Napoli con un grande finale