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La fusione Piadena-Casalmaggiore avanza, ma c'è polemica

Sta prendendo forma il Nuovo Basket Casalasco, ma il presidente onorario di Piadena Malaggi: "Si gettano 45 anni di storia"

Matteo Ferrari

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redazione@laprovinciacr.it

15 Maggio 2024 - 16:30

La fusione Piadena-Casalmaggiore avanza, ma  c'è polemica

Il PalaMgKvis di Piadena

CASALMAGGIORE - Inizia a prendere corpo il Nuovo Basket Casalasco dall’unione di intenti dei dirigenti di Piadena e Casalmaggiore. Già varato il nuovo logo e già svolte le prime riunioni programmatiche. Voci danno che la prima squadra giocherà in serie C Unica e disputerà le sue partite nel palasport di Piadena. Ma c'è anche qualche dissenso e qualcuno che non vede bene questa fusione.

«Sta per prendere vita un nuovo progetto la cui ambizione è, attraverso la sua implementazione graduale e mirata, quella di trasformare il panorama cestistico del territorio» dicono dalla nuova società attraverso un comunicato. «Lo scopo del progetto è quello di unire le forze per la diffusione tra i giovani della passione per il basket e la promozione di una cultura di sana competizione e fair play. La stima reciproca che da tempo lega i due sodalizi ha portato negli ultimi anni a varie ipotesi di collaborazione che hanno trovato finalmente corpo in questa volontà comune. Per esigenze di carattere gestionale, la modalità di questa unione sarà tra le due società che avranno in carico una la squadra senior Nuovo Basket Casalasco e l’altra tutto il settore giovanile NBC Academy, con sedi nei Comuni di Casalmaggiore e di Piadena. Entrambe le componenti avranno un ruolo fondamentale all’interno del progetto, senza distinzioni di importanza o gerarchia. La nuova famiglia del Basket Casalasco opererà come un'unica entità coesa, dove ogni elemento contribuirà al successo del progetto in tutte le sue sfaccettature. Il Nuovo Basket Casalasco si propone di diventare un punto di riferimento per tutta la comunità, un luogo di incontro e di aggregazione dove i valori dello sport si intrecciano con il desiderio di eccellenza e di crescita personale. Questo progetto territoriale mira a unire le persone e a consolidare il legame tra le diverse realtà locali, piuttosto che a dividerle».

"Una scelta sbagliata".  Il presidente onorario del Corona Platina Piadena Luigi Malaggi è amareggiato dall’epilogo di questo accordo. «Sono assolutamente contrario a questa fusione perchè è stata figlia di una decisione che non ha coinvolto a dovere tutti i soggetti che avrebbero potuto sostenere la dirigenza piadenese nelle prossime stagioni. Il sottoscritto, così come altri consiglieri, si è trovato ad apprendere di questa sinergia a cose fatte, senza la possibilità di proporre soluzioni alternative a quella che a tutti gli effetti è la fine del Corona Platina Piadena. Dopo quarantacinque anni di storia gloriosa, dopo aver raccolto dai fratelli Reggiani le redini del Corona, aver portato a Piadena un settore giovanile che è arrivato sino ai nazionali e aver conquistato la promozione nei campionati nazionali, è avvilente vedere che tutto viene superato da una fusione che, di fatto, porterà a Piadena un’altra società che se ne farà ritorno a Casalmaggiore non appena tornerà a disposizione il proprio impianto. Sono convinto che sostenere una società sia impegnativo e faticoso. Lo so benissimo, avendolo fatto per anni. Quando, però, mi sono trovato a non poter sostenere tale peso ho chiesto aiuto e cercato di valutare con chi fosse disponibile le soluzioni migliori. Sono convinto che prima di arrivare a questa soluzione estrema si dovesse cercare di raccogliere le forze, vedere chi potesse essere disposto a entrare in modo più fattivo nelle dinamiche societarie. In poche parole, coinvolgere tutti i dirigenti e gli appassionati piuttosto che sottoporre loro una decisione già presa».

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