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CALCIO SERIE B

Il doppio ex: "Venezia-Cremonese sarà una grande partita"

L'attaccante Bocalon ha giocato sia in Laguna che sotto il Torrazzo

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

25 Aprile 2024 - 11:38

Il doppio ex: "Venezia-Cremonese sarà una grande partita"

Riccardo Bocalon

CREMONA - Era una domenica del 25 settembre del 2011 quando al minuto 87’ Riccardo Bocalon spingeva la palla del 3-1 al Garilli per la vittoria della Cremonese nel derby contro il Piacenza. Una delle reti che lo ha fatto entrare nel cuore dei tifosi grigiorossi. Per lui quella stagione di serie C è stata l’unica con la maglia della Cremonese, con 18 gare e 3 gol all’attivo. Molte di più quelle giocate con la divisa del Venezia (squadra della sua città): 112 per 34 reti. È l’attaccante 35enne il doppio ex di questa settimana.

Come va?
«Bene. Gioco nel Renate in serie C e la scorsa settimana abbiamo raggiunto la salvezza. Sono arrivato in corsa e ho fatto 6 gol. Non male».

Si gioca Venezia-Cremonese. Cosa ne pensa?
«Una gara complicata tra due delle migliori formazioni della categoria. Sarebbe una bellissima finale playoff. La verità è che il Venezia punta ancora a raggiungere la serie A diretta, la Cremonese ha più distacco ma in serie B non c’è mai nulla di scontato. I grigiorossi sono una corazzata, il Venezia ha costruito una squadra di alto livello. Sono due formazioni che giocano a calcio, che non badano solo alle ripartenze ma a costruire. Credo sarà una bellissima partita».

Ricordi?
«Con la Cremonese ho vissuto sei mesi intensi. Il gol nel derby con il Piacenza è il ricordo più bello, so quanto è sentito per i tifosi. Sarei rimasto volentieri, ma alla fine dell’anno la società mi ha comunicato che ero uno dei pochi giocatori ad avere mercato e quindi sono stato ceduto. È stata una bella esperienza. Con il Venezia ovviamente è stato diverso. Parliamo della squadra della mia città. Ho ottenuto due promozioni dalla C2 alla C1 e dalla B alla A. Ho giocato oltre cento partite. È chiaro che nutro un affetto particolare, ma anche la Cremonese mi è rimasta nel cuore».

Pensa che Parma e Como siano irraggiungibili?
«Non credo. Il Como resta più vicino e c’è entusiasmo sia a Venezia che a Cremona. È chiaro che la squadra di Vanoli sia più vicina e abbia più possibilità. Ma questo è un campionato dove nessuno molla mai. A prescindere serve lottare fino alla fine per ottenere il miglior piazzamento possibile anche in ottica playoff».

Lei ne ha vinti diversi. Il segreto?
«Serve prima di tutto avere il vantaggio della classifica che permette di risparmiare un po’ di energie. Soprattutto di avere quel briciolo di fortuna nel periodo giusto. Ricordo l’anno della promozione con il Venezia, il Lecce ha fallito un rigore con Mancuso allo scadere e tutto è stato più facile. Oggettivamente però serve essere sempre concentrati al massimo. Di fatto è un secondo campionato, spesso le squadre che arrivano in ricorsa si dimostrano le più brillanti».

I due uomini più forti di Venezia e Cremonese?
«Io parlo da attaccante e naturalmente dico Joel Pohjanpalo e Massimo Coda. Il finlandese è in Italia da due anni e sta dimostrando di essere un bomber incredibile. Coda è una di quelle punte che nella categoria fa sempre la differenza. Ha alle spalle tante promozioni, sa sempre cosa fare. Mi spiace solo che abbia avuto poche opportunità in serie A. Se le sarebbe meritate».

L’attaccante è sempre al centro della scena.
«È vero, ma è vero che i gol si fanno solo grazie ai compagni...».

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