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IL DOPPIO EX

"Bari-Cremonese sarà una partita a scacchi"

Semenzato ha giocato sia con i grigiorossi che con i pugliesi in serie C

Fabrizio Barbieri

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fbarbieri@laprovinciacr.it

03 Aprile 2024 - 17:58

"Bari-Cremonese sarà una partita a scacchi"

Daniel Semenzato

CREMONA - «Non è ancora il tempo di appendere le scarpe al chiodo a 38 anni. Adesso la mia missione è centrare la salvezza in serie D con la maglia della Luparense». A parlare è il doppio ex di Cremonese e Bari: Daniel Semenzato. Allo Zini ha giocato nella stagione 2011-2012 in serie C. «Ed è stato un campionato strano, dopo la penalizzazione per le scommesse. Siamo partiti con l’idea di fare un grande campionato. Abbiamo recuperato punti, siamo arrivati fino alla semifinale playoff ma il doppio pareggio contro il Trapani ci ha condannato. Ho un bel ricordo della Cremonese e di Cremona».

Segue ancora i grigiorossi e i pugliesi dove ha giocato 32 gare qualche anno dopo?
«Certo. Seguo bene o male tutte le squadre dove ho giocato e lo faccio con affetto. Parliamo di due realtà importanti in questo caso con proprietari eccezionali e ambiziosi. Due piazze di livello, con grande passione. Magari non è il miglior momento per tutte e due. Il Bari era partito da quella serie A solo sfiorata l’anno prima, ma con l’intenzione di lottare ancora per la promozione. Peccato che le cose non siano andate benissimo e ora sia alla ricerca di punti salvezza. La Cremonese arriva da due sconfitte consecutive ed è passata dal secondo al quarto posto. Di certo però i grigiorossi hanno il tempo per poter rientrare nella zona della promozione diretta in serie A».

Che gara si aspetta domani sera?
«Una partita interessante, visti i tanti giocatori esperti in campo. Ci sono in palio punti delicati per tutte e due, per questo credo che sarà una gara molto tattica. Nessuna delle due squadre vorrà concedere troppo spazio agli avversari. Non ci saranno degli arrembaggi ma un gioco fatto di scelte più ponderate. Gli allenatori faranno la differenza come in una partita a scacchi».

Come si vive il calcio a Bari e a Cremona da dentro?
«Parliamo di due realtà diverse, ma per certi versi molto simili. Bari ha il calore tipico della città del sud. I tifosi vivono la squadra il giorno della partita ma anche tutti gli altri con grande passione. Cremona però non è da meno. Ovviamente è una città più piccola, ma si percepisce come negli ultimi anni sia tornata una grande passione. La gente legge sul giornale la Cremo, ne discute al bar e poi va allo stadio. I risultati arrivati con la proprietà Arvedi hanno dato una grande iniezione di entusiasmo».

Che ricordo ha della sua Cremonese?
«Ero giovane, ma mi sono trovato molto bene. Abbiamo fatto una bella cavalcata. Purtroppo quella semifinale contro il Trapani ha lasciato l’amaro in bocca».

E di Bari?
«La squadra arrivava dai playoff per andare in B e ci abbiamo riprovato. Purtroppo sulla nostra strada abbiamo trovato la Ternana che ha vissuto una stagione incredibile scrivendo record su record».

Ha ancora rapporti con i suoi vecchi compagni?
«Qualcuno lo sento ancora, qualcuno lo rivedo grazie ai social. Diciamo che i rapporti si sono un po’ annacquati. Ho però mantenuto amicizie solide fuori dal campo. Ho conosciuto persone che frequento tuttora e con cui ho grande confidenza».

Come finirà Bari-Cremonese?
«Mi sbilancio e dico un pareggio. Non soddisferà appieno nessuna delle due ma sarà comunque un modo per riprendere la marcia».

Intanto lei deve centrare la sua salvezza...
«Speriamo di poter festeggiare tutti insieme alla fine della stagione. Noi la serie D mantenuta con la Luparense, il Bari con la permanenza in B e la Cremonese con la promozione in A. Sarebbe bellissimo».

Ha già pronto un piano B per il futuro?
«Voglio giocare ancora qualche anno, poi vedremo. Mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, magari come dirigente».

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