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CALCIO SERIE C

"Pergo: le difficoltà ci danno forza"

Il difensore Lambrughi analizza il momento e guarda al futuro

Dario Dolci

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20 Marzo 2024 - 22:52

Calcio, tegola Pergolettese: per Lambrughi sospetta frattura del piede

Alessandro Lambrughi della Pergolettese

CREMA - Quando sta per schiantarsi al suolo, la Pergolettese riesce sempre ad aprire in tempo il paracadute. È successo sabato a Caravaggio, vincendo contro l’Atalanta Under 23, dopo tre sconfitte consecutive che avevano fatto temere lo schianto. A evidenziare la capacità di reazione è Alessandro Lambrughi, esperto difensore classe 1987. «In un momento molto difficile, sabato abbiamo ottenuto un successo molto importante, contro una rivale di alta classifica. Dobbiamo sempre finire nei guai per avere una reazione. Ce lo diciamo sempre anche noi nello spogliatoio. Purtroppo è inutile stare a pensare a ciò che abbiamo fatto finora. Bisogna guardare avanti e concentrarsi sulle ultime sei gare».

La prima delle quali è un autentico spareggio.
«Domenica contro il Novara ci aspetta un impegno fondamentale – afferma Lambrughi —; giochiamo in casa e avremo un piccolo vantaggio, anche se negli ultimi tre mesi al Voltini non abbiamo fatto bene, considerato che abbiamo battuto soltanto la Pro Vercelli».

Non farsi superare dal Novara per non perdere anche il quintultimo posto è di vitale importanza.
«Certamente sì. Ma non dobbiamo fare calcoli. Dobbiamo puntare a fare una bella prestazione; il risultato sarà soltanto la conseguenza, anche se ormai le partite si decidono per gli episodi che accadono nelle due aree di rigore. Sono quelli che fanno la differenza. Di sicuro, vincere domenica sarebbe una gran cosa, ma dobbiamo evitare di sbilanciarci. Da qui alla fine, il margine di errore sarà sempre più sottile».

Il ricordo della sconfitta amarissima dell’andata dovrebbe insegnare qualcosa alla Pergolettese.
«A Novara era stata una delle tante partite che ancora bruciano, quelle perse dopo il 90’. In aggiunta, erano stati due rigori a penalizzarci».

Anche se recriminare non serve a niente, la stagione del team cremasco è stata contraddistinta dalla mancanza di continuità.
«Ci è mancato qualche pareggio. Di tutti i campionati professionistici siamo la squadra che ha pareggiato di meno. Inoltre, abbiamo perso otto partite per 1 a 0. Ma non è una casualità; qualcosa abbiamo sbagliato».

Guardando avanti, Lambrughi indica i punti che a suo parere mancano per raggiungere la salvezza.
«Otto o nove credo che bastino. In calendario ci sono tantissimi scontri diretti, che potrebbero abbassare la quota. Noi ne abbiamo due in casa con Novara e Arzignano: saranno forse decisivi».

Nelle ultime gare, la Pergolettese ha cambiato assetto alla difesa e Lambrughi è tornato titolare.
«Siamo in emergenza a livello numerico, per i tanti infortuni e per la lunga squalifica di Piccinini. Stiamo cercando di fare il meglio con quello che abbiamo. Mister Mussa ci dà delle indicazioni e noi cerchiamo di seguirle. Inoltre, sia io che Arini siamo in diffida; speriamo di non prendere un’ammonizione insieme».

Alla soglia del 37esimo compleanno, Lambrughi non vuole ancora pensare al futuro.
«Adesso penso solo a giocare e a centrare la salvezza col Pergo. Se arrivasse, sarebbe il quinto miracolo consecutivo. Poi penserò a cosa fare. Sicuramente, una volta smesso di fare il calciatore, vorrei allenare. È una cosa che mi piacerebbe e sicuramente ci proverò».

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