L'ANALISI
25 Febbraio 2024 - 10:00
Coach Demis Cavina
CREMONA - «Nessun rimpianto, grande orgoglio per quanto fatto, ma la strada è ancora lunga». Coach Demis Cavina traccia il bilancio della sua Vanoli durante la sosta di campionato. Il test con Varese di ieri è stato positivo come sempre dal punto di vista dell’atteggiamento.
Pausa importante?
«Direi di sì. Siamo a due terzi del campionato e stiamo preparando lo sprint finale. Il gruppo è consapevole dell’importanza di questa ultima fase. Abbiamo deciso di lavorare praticamente senza pausa per fare un passo avanti. Solamente Lacey è tornato un paio di giorni negli Stati Uniti. Ci siamo focalizzati sui dettagli a livello individuale. Sapevamo che qualche giocatore aveva bisogno di fare uno step avanti per raggiungere la maggioranza del gruppo a livello di forma. Abbiamo lavorato in questo senso, in modo diverso senza la preparazione alla gara».
Ha avuto risposte?
«Le avremo. Abbiamo fatto una sorta di mini preparazione che darà i suoi frutti nel finale. Abbiamo lavorato su testa e fisico con grande concentrazione. In questo i ragazzi sono come sempre stati disponibili».
Quanto ha inciso aver chiuso con una vittoria?
«Molto. Arrivavamo da tre sconfitte sul filo di lana, anche se dopo prestazioni di livello. Per una squadra come la nostra è importante ogni gara e chiudere un miniciclo battendo Napoli ci ha ridato morale e punti. Muovere la classifica è fondamentale per una squadre che si vuole salvare. Lo abbiamo fatto attraverso il lavoro, l’applicazione e la voglia. Il successo con Napoli è arrivato al momento giusto per tutto l’ambiente».
Napoli che ha poi vinto la Coppa Italia...
«È stata una grande sorpresa e la Final Eight porta spesso a certi colpi di scena. Anche Cremona ne sa qualcosa... La Gevi ha fatto un torneo super, ho fatto i complimenti a coach Milicic. Quando batti squadre come Bologna e Milano vuol dire che hai fatto qualcosa di straordinario».
La Vanoli avrebbe dato fastidio a molte sulla gara singola...
«Non abbiamo rimpianti. Non possiamo averne e quindi ci teniamo quello di buono che abbiamo fatto. Sarebbe stato un premio per i ragazzi. Ma con i se non si va molto avanti... Noi non ci siamo mai discostati da quello che era e che rimane il nostro obiettivo: la salvezza. Stiamo mettendo ogni goccia di sudore per arrivare vivi alla meta».
Quanto serve per chiudere?
«Difficile fare calcoli. In base ai risultati parziali posso dire che orientativamente con tre vittorie e qualche scontro diretto a favore potremmo aver centrato l’obiettivo. In questo senso la prossima gara contro Brindisi sarà molto importante. Per altro hanno inserito due giocatori in roster di livello».
Questa regola del continuo cambiamento di giocatori andrebbe rivista. Cosa ne pensa?
«È una regola che permette a tutti di fare le stesse cose. Certo, fare stravolgimenti in pochi mesi rischia di alterare gli equilibri».
C’è un clima molto positivo attorno alla squadra. Lavoro partito da lontano.
«Dentro e fuori dal campo c’è grande compattezza. Dopo il Covid la piazza si è stretta attorno alla squadra, ha sofferto e gioito. C’è consapevolezza del lavoro che stiamo facendo. Dobbiamo restare vicino fino a fine stagione per poter gioire tutti insieme».
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