L'ANALISI
20 Febbraio 2024 - 13:05
Cosimo Costi della Juvi Ferraroni
CREMONA - Fermo il campionato di serie A per la disputa della Final Eight di Coppa Italia a Torino, mentre ora toccherà alla finestra dedicata alla Nazionale impegnata nelle qualificazioni del Campionato Europeo che si disputerà il prossimo anno, la Vanoli ne approfitta per smaltire gli acciacchi e le fatiche della prima parte della stagione. In serie A2, nuova sconfitta per la Ferraroni JuVi che al PalaRadi è stata superata da Cento (un brutto scherzo di carnevale) nella seconda giornata della Fase Orologio.
La vittoria a sorpresa – ma meritatissima - da parte della Gevi Napoli della Coppa Italia 2024, con successo in finale sulla favoritissima Armani Olimpia Milano, amplifica ulteriormente quello che era capitato solo una settimana prima, quando i partenopei sono stati superati al PalaRadi da una Vanoli autrice di una grande prestazione da parte del collettivo (per i distratti finì 90-83 per i biancoblu cremonesi). Ricordo perfettamente - l’età avanza ma la memoria funziona ancora benissimo, per ora - alcuni giudizi da parte di qualche commentatore nazionale: «Napoli veniva da due sconfitte consecutive e a Cremona ha mostrato di essere in un periodo davvero complicato», quasi a voler sminuire in qualche modo la valenza della vittoria della Vanoli. Invece, cari soloni, non avete capito un fico secco: la Vanoli contro la quadratissima Napoli, l’11 febbraio, ha disputato una gara di altissimo valore, meritando ampiamente il successo, con una Gevi che nel terzo quarto fece la voce grossa recuperando uno svantaggio in doppia cifra (-13) e sulle ali dell’entusiasmo costruendo anche un piccolo vantaggio (+5).
Poi però dovette arrendersi alla organizzazione difensiva e alle buone percentuali offensive della squadra di coach Demis Cavina, capace di reagire al momento di difficoltà e di riprendere in mano le redini dell’incontro. Quella stessa Gevi Napoli, presentatasi alla Final Eight quasi come vittima sacrificale, ha invece impartito una grande lezione di umiltà, unità e consistenza fisica e tecnica, superando prima l’attuale capolista della serie A Germani Brescia nei quarti di finale, poi la Unahotels Reggio Emilia in semifinale, e infine domando la strafavorita Milano in finale, comandando praticamente dall’inizio alla fine. Miracolo sportivo, come hanno titolato alcuni quotidiani? No, la forza di chi non ha nulla da perdere ma ha dalla propria parte cuore e determinazione da vendere; lo stesso marchio che consentì alla Vanoli di vincere l’edizione del 2019 a Firenze. E in gare secche come la Final Eight di Coppa Italia, si sa ed è stato dimostrato, tutto può accadere. Anche che diventi realtà una bella favola cestistica.
Due sconfitte al termine della prima parte di stagione, altrettante in avvio della Fase Orologio: la Ferraroni JuVi non si era mai trovata in quest’annata sportiva a dover fronteggiare un record negativo di quattro kappao consecutivi che stanno inevitabilmente preoccupando sia la dirigenza sia la tifoseria. Diciamo subito che la classifica del Girone Verde continua comunque a sorridere alla squadra gigliata, la quale mantiene il quinto posto in coabitazione con l’Urania Milano e, in considerazione del fatto che al termine della fase di qualificazione accederanno alla Fase Promozione Playoff le squadre arrivate nei primi otto posti nei rispettivi gironi, la formazione guidata da coach Luca Bechi continua ad essere in perfetta ‘linea di galleggiamento’ con l’obiettivo minimo prefissato. Terminare tra le prime otto il prossimo 21 aprile (ultima giornata della Fase Orologio) garantirebbe la salvezza, innanzitutto, e poi di potersi togliere anche qualche soddisfazione – perché no – nei playoff.
Rimanendo però ancorati al momento attraversato dagli orogranata, va detto che anche la sfortuna ci vede benissimo: contro Cento, la Ferraroni JuVi ha dovuto ancora rinunciare all’infortunato Lorenzo Tortù, uno dei punti di forza della formazione cara alla famiglia Ferraroni; e, in corso d’opera, si è dovuto fermare anche il peperino Vinnie Shahid, in campo domenica per soli 14 minuti contro i quasi trenta di media da quando si è accasato a Cremona. E si sa quanto sia importante, in queste fasi della stagione, poter fare affidamento su tutti i giocatori. A tale proposito viene ora a fagiolo la pausa (la gara con l’Umana Chiusi è posticipata al 17 marzo) che permetterà di tirare il fiato e di recuperare i protagonisti con problemi fisici, anche perché il 3 marzo si tornerà in campo al PalaRadi per affrontare la sorpresa Cividale, squadra al terzultimo posto nella graduatoria del Girone Rosso ma capace, nelle prime due gare della Fase Orologio, di battere nientemeno che i favoritissimi ‘squali’ di Trapani in casa e il Gruppo Mascio Treviglio in trasferta. Dunque, una formazione da affrontare con i giusti accorgimenti tattici onde evitare una nuova scottatura.
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