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Pancotto re di Coppa con Napoli: "Che bello l'affetto di Cremona"

L'ex allenatore biancoblù ha trionfato alla Final Eight con la Gevi nel ruolo di assistente

Fabrizio Barbieri

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19 Febbraio 2024 - 19:43

Pancotto re di Coppa con Napoli: "Che bello l'affetto di Cremona"

Coach Cesare Pancotto

NAPOLI -  «Ho ricevuto centinaia di messaggi da parte di cremonesi, il primo da parte di Aldo Vanoli. Vuol dire che a Cremona ho lasciato qualcosa di positivo e mi fa piacere. Porto nel cuore la vostra città, ma ora mi godo questo grande risultato». Le parole d’amore sono di coach Cesare Pancotto alla Vanoli tra la stagione 2013 a quella 2016. Ora per lui la gioia di vincere (a 69 anni) la Coppa Italia sulla panchina di Napoli come assistente del tecnico Igor Milicic.

È stata una lunga notte?
«Alla mia età non proprio... I ragazzi si sono divertiti e hanno festeggiato come è giusto».

Una Coppa Italia strameritata vincendo contro Brescia, Reggio Emilia e la corazzata Milano.
«Abbiamo giocato bene tutte e tre le gare. Due guidando sempre e una andando in rincorsa. Ci siamo meritati il successo giocando una bella pallacanestro».

Per lei una gioia anche se da assistente?
«La vittoria non ha qualifiche. Tutti mettono la propria parte. Sono un sognatore e mi piace guardare sempre avanti. Questo è stato un grande successo, ma sono già pronto per il prossimo. So qual è il mio ruolo all’interno del gruppo e lavoro con impegno ogni giorno».

Prima della vittoria in Coppa Italia avevate perso contro la Vanoli...
«Il campionato è un contenitore, la Final Eight un altro. Non eravamo deconcentrati al PalaRadi, abbiamo giocato una buona partita ma la Vanoli ha fatto meglio. La serie A ti dà la possibilità di sbagliare e di rimediare, la Coppa Italia no. Noi a Torino siamo scesi in campo con la massima fiducia e siamo stati ripagati».

Dopo la vittoria non sembravate ‘preparati’ alla festa...
«Non avevamo organizzato nulla. Qualcuno ci ha rimproverato di non avere le magliette celebrative pronte. Ci eravamo concentrati su come preparare le gare in campo, meno fuori.... Avremo tempo di goderci questo successo come si deve nei prossimi giorni. Per ora siamo stati in Comune ricevuti dal sindaco Manfredi appena scesi dal treno. A Napoli c’è grande calore. Lo scorso anno lo scudetto con il calcio, quest’anno la Coppa Italia con il basket. Ci sono passione e orgoglio per le realtà sportive della città».

Ora si alza l’asticella anche in campionato?
«Come dicevo prima, dobbiamo tornare all’altro contenitore, quello da cui arriviamo da tre sconfitte consecutive. Dobbiamo avere la stessa garra vista nelle ultime gare e continuare su un percorso molto positivo che abbiamo intrapreso mesi fa. Contro Treviso servirà fare una grande gara».

Una dedica?
«Sono partito da Porto San Giorgio da giovane con la mia famiglia. A loro va il mio pensiero».

Come vede la Vanoli?
«Una società super con un presidente come Vanoli capace di mettere il lavoro davanti a tutto. Cavina ha costruito qualcosa di importante, con grande equilibrio. Nella seconda parte della stagione possono fare ancora meglio».

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