L'ANALISI
02 Gennaio 2024 - 17:10
CASALMAGGIORE - Bruno Gabriel Arcuri di Casalmaggiore, con i colori del Motoclub Angelo Bergamonti di Gussola, ha iniziato la sua avventura in Marocco all’Africa Eco Race (erede della Parigi-Dakar), in sella alla sua Honda CRF 450, con pettorale 135. Questa mattina Arcuri si è alzato alle 5 e 15 per affrontare la tappa speciale, prima dei 238 chilometri di trasferimento. Cinque le tappe previste in Marocco, poi altre cinque in Mauritania, infine il traguardo in Senegal.
Tutte regolari le operazioni preliminari dei giorni scorsi, con le licenze internazionali a posto, le verifiche tecniche-elettroniche pure, e il montaggio dei dispositivi gps di controllo (per seguire tutti in tempo reale e intervenire in caso di problemi). Unico inghippo, piccolo, un ‘brivido’ legato al passaporto, per un disguido, poi superato tranquillamente. Prima base Monaco, poi ‘trasloco’ sul traghetto per le moto, usato come parco chiuso. I piloti sono stati trasferiti con un altro traghetto.
Dall’Italia Arcuri viene seguito costantemente dal ‘Bergamonti’ e da Sante Granelli in particolare. «Siamo talmente indaffarati con l’Africa Eco Race che ci siamo persino dimenticati del primo giorno dell’anno - dice il direttore sportivo del Motoclub -. Bruno ha fatto tutto per realizzare il suo sogno e non deve mollare. Quello che conta non è il se, il ma, il forse: ma che lui arrivi a Dakar. Nessuno lo abbandona e tutti noi lo accompagniamo. Quello che conta non è il risultato, ma arrivare alla fine. Il CRF, se lo rispetti, non ti molla». Ad Arcuri Granelli ha consigliato di abbassare le medie, se si sente stanco. L’avventura continua.
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