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Pick and Roll. Vanoli, manca la continuità. Marcia trionfale per la JuVi

I biancoblu perdono ma mostrano a tratti un gioco brillante. Tutto facile per la Ferraroni’s band

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

25 Ottobre 2023 - 08:00

Pick and Roll. Vanoli, manca la continuità. Marcia trionfale per la JuVi

CREMONA - Una sconfitta interna amara per la Vanoli, un trionfo in lungo e in largo per la JuVi Ferraroni. Un turno di campionato in serie A e in A2 che, comunque, ha portato buone indicazioni sia per i biancoblu sia per gli oroamaranto. Ed è da qui che si dovrà ripartire.

SERIE A

La Vanoli ha perso? Sì. Con Reggio Emilia è mancata la continuità soprattutto in difesa? Altrettanto vero. Si poteva vincere? Non ci sono dubbi. Eppure, nonostante il ko finale, la squadra di coach Demis Cavina mi è piaciuta un sacco, ha giocato per buoni tratti una pallacanestro ben organizzata, persino divertente, ad alte percentuali di realizzazione, dimostrazione di come i giocatori biancoblu stiano assimilando le direttive dello staff tecnico. Ma come, obietterà qualcuno, la Vanoli è uscita sconfitta; com'è possibile vedere positivo? Tutto vero, ma ribadisco di aver visto una squadra in grande crescita. Certo, come si evince dal punteggio, non tutto è filato liscio. E sul banco degli imputati non può che esserci la mancanza di continuità di rendimento per tutti i 40 minuti. La Vanoli ha dovuto inseguire in avvio, ma poi è rientrata ed è persino passata in vantaggio. Decisivo ai fini del risultato è stato il black out biancoblu registrato tra i minuti 25 e 27; 180 maledetti secondi che di fatto hanno deciso il match.

Ripercorriamoli: il tabellone segna 61 pari, Faye in entrata realizza il 61-63, Adrian perde palla sotto il canestro avversario e sul ribaltamento di fronte il match winner Galloway infila la tripla subendo fallo da Zegarowski (61-67). Segna McCullough dalla lunga distanza (64-67), la Vanoli riprende palla ma Zanotti va cortissimo con una tripla fuori da ogni logica. Smith punisce da tre (64-70), timeout Cavina ma al rientro in campo Golden perde ancora palla a mo' di saponetta. E così, il macigno sulla gara lo ha messo Galloway con la tripla dall'angolo del 64-73. Il tempo per tentare un nuovo recupero ci sarebbe anche stato, ma Reggio ha ricacciato ogni tentativo di rimonta della Vanoli e il meno 3 del 37' (84-87) è stato illusorio, visto che ancora Galloway è andato a segno da tre punti. Conclusione: Lacey e compagni devono assolutamente difendere con maggiore aggressività, essere più reattivi, giocare con il coltello tra i denti; prendere 94 punti in casa (anche contro una squadra con percentuali surreali) non è affatto incoraggiante. Occorre dare tutti di più e non limitarsi al semplice compitino.

SERIE A2

Una conclusione di Cosimo Costi, match winner della gara tra JuVi Ferraroni e Vigevano

Lunedì sera al PalaRadi è andato di scena il posticipo della quinta giornata che ha messo di fronte JuVi Ferraroni ed Elachem Vigevano. Chi conosce la storia della pallacanestro cremonese sa bene che la sfida JuVi-Vigevano rievoca pagine epiche della nostra palla a spicchi, un derby lombardo che ha sempre portato in dote match ad alta tensione agonistica in campo tra i giocatori, ma anche sulle tribune tra le due tifoserie. Una disfida che si è accesa in particolare negli anni Settanta, quando «Bombe, Sangue, CBM» era il grido di battaglia del popolo juvino. Accesa è il termine più adatto, in campo si sono perpetrate battaglie immemori, a Cremona così come a Vigevano. Una sfida, quella tra le tifoserie più focose, che ha portato anche a pagine poco edificanti, come gli scontri avvenuti sia dentro sia fuori il vecchio palasport vigevanese di viale Carducci o come la taglia (sì, avete capito bene) che gli ultras lomellini misero sul 'tamburino' cremonese Giorgio Ranelli. Da allora molte cose sono cambiate, le due società nel corso degli anni (tra vicissitudini soprattutto di natura economica) hanno mutato pelle, ma la passione è rimasta immutata.

Ed ecco che la JuVi-Vigevano dei giorni nostri non poteva che risentire dei fasti e delle pressioni di un tempo. Sul parquet però, lunedì sera c'è stata una sola squadra in campo. Nonostante l'impossibilità di schierare ancora Tekele Cotton e Niccolò Giulietti, i ragazzi di Luca Bechi hanno annichilito gli storici avversari sin dalla palla a due, non hanno mai dato la possibilità alla formazione pavese di tirare fuori la testa dall'acqua e di respirare. La JuVi Ferraroni ha azzannato la gara con una intensità pazzesca sulle due parti del campo, allungando progressivamente il distacco, grazie alle prestazioni da circolino blu dei vari Cosimo Costi (21 punti e 7 rimbalzi), Lorenzo Tortù (19), Lester Medford e Antonino Sabatino (14) e Luca Vincini (12 punti e 9 rimbalzi). Ma tutti i giocatori scesi in campo hanno portato un sostanziale contributo alla causa, per una serata che rimarrà inevitabilmente scolpita nella memoria di chi vi ha assistito.

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